Porto La Spezia: nel 2013 è cresciuto del 4,3%
E’ cresciuto del 4,3% il porto della Spezia, archiviando il 2013 con 1.300.432 teu movimentati. Lo informa una nota dello scalo ligure. E’ aumentata dal 20 al 21,1% la quota di mercato italiana del porto spezzino riferita ai traffici containerizzati. Un traffico che vale, al netto del trasbordo, circa 5,7 milioni di teus. In particolare hanno avuto un incremento i contenitori pieni movimentati in import (339.268 teus pari al + 4,7%) ed in export (607.057 teus pari al +7,4%). Complessivamente i contenitori pieni movimentati a banchina si sono attestati a 946.325 teus (+6,5%), di cui l’export ha rappresentato il 64,1% delle movimentazioni.
Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità Portuale della Spezia ha detto di essere “soddisfatto soprattutto per il record del trasporto su ferro che supera il 31%, un dato che testimonia la vocazione intermodale del nostro scalo. Il porto cresce e inizia a servire i mercati europei grazie anche ai nuovi servizi operati dalla piattaforma di Melzo che permettono i collegamenti tra il porto della Spezia e Frenkendorf (vicino a Basilea in Svizzera) con un nuovo servizio due volte a settimana e con Karlsruhe in Germania, tre volte a settimana, che vanno ad incrementare e qualificare ulteriormente le connessioni ferroviarie tra il porto della Spezia ed i mercati del Centro-Sud Europa”.
Il trasbordo ha rappresentato il 7,8% del traffico complessivo portuale con 101 mila movimenti. Nei mercati esteri serviti nel 2013 dal porto della Spezia, al primo posto è risultato l’interscambio import-export con l’Asia al 44% delle movimentazioni complessive, seguito da America (24,8%), Africa al 19,5%, Europa (9,3%) e Oceania al 2,4%.
Il traffico generale svolto nel 2013 è ammontato a 15,546 milioni di tonnellate, di cui 6,1 milioni allo sbarco e 9,4 all’imbarco.E’ cresciuta all’82,7% la quota di trasporto containerizzato sul traffico totale del porto, quella delle altre merci varie è passata al 2,9%, le rinfuse solide al 9,2% e le rinfuse liquide sono scese al 5,2%.