Mare: rinnovato il Ccnl unico dell’industria armatoriale
Fit-Cisl: sottoscritta ipotesi di accordo per il rinnovo 2024/2026
Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno sottoscritto ieri a Roma con Filt–CGIL, Fit-CISL e Uiltrasporti l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico dell’industria armatoriale, valido fino al 31 dicembre 2026.
Analogo accordo è stato sottoscritto con USCLAC-UNCDIM con riferimento alle sezioni applicate ai Comandanti e Direttori di macchina. Il contratto interessa circa 63.000 marittimi a cui si aggiungono oltre 8.000 addetti di terra, per un totale di oltre 71.000 lavoratori.
Si tratta di un accordo di rinnovo che fornisce risposte importanti al tema della difesa del potere di acquisto dei salari dei lavoratori del settore. Il contratto introduce anche elementi innovativi in materia di assistenza e di welfare per i lavoratori dal punto di vista sanitario e della previdenza complementare.
Il miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi
Il Presidente di Assarmatori Stefano Messina commenta: “Siamo arrivati all’ultimo atto di una trattativa lunga. Mi preme sottolineare con un particolare apprezzamento lo spirito di forte responsabilità e di collaborazione, che da sempre ha caratterizzato il rapporto tra le parti presenti al tavolo, unite dal comune obbiettivo di miglioramento della competitività del nostro strategico settore dell’economia e il continuo miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi”.
Nelle 15 sezioni che compongono il CCNL unico di settore, si individuano soluzioni su temi come la rivalutazione della figura dell’allievo, considerata tassello fondamentale per far fronte alla carenza di personale marittimo.
Elementi di innovazione nel nuovo contratto
“Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro contiene elementi innovativi e fornisce quelle che pensiamo essere valide risposte alle esigenze dei lavoratori, alle prese con l’inflazione e il conseguente calo del potere di acquisto. Siamo fiduciosi che anche il Governo continui a contribuire al rilancio dell’occupazione italiana nel nostro settore attraverso una seria ed efficace opera di semplificazione, abbattendo quelle barriere che si frappongono fra domanda e offerta di lavoro”- conclude Messina.
Le dichiarazioni di Assorimorchiatori e Federimorchiatori
Paolo Visco, Presidente della Commissione Relazioni Industriali di Assorimorchiatori ha fatto sapere: “Per quanto riguarda la sezione rimorchio è stato raggiunto un risultato significativo. Si tratta di una sezione contrattuale il cui impianto generale non subiva aggiornamenti dal 2003″, mentre per Gianni Andrea de Domenico, Consigliere responsabile delle relazioni sindacali di Federimorchiatori: “Le parti datoriali, hanno affrontato il più costoso rinnovo in termini economici e dopo un lungo confronto si è agito concretamente per l’adeguamento della parte normativa per renderla più aderente ai tempi e far sì che il contratto collettivo nazionale del settore rimorchio possa essere sempre più riferimento completo di un comparto in forte e dinamica evoluzione”.
Le garanzie per avvicinare i giovani all’industria armatoriale
Il Presidente del Gruppo Tecnico Risorse Umane e Relazioni Industriali di Confitarma Giacomo Gavarone sottolinea: “Auspichiamo che l’introduzione nel CCNL di alcuni elementi fortemente innovativi per il nostro settore, quali l’assistenza integrativa sanitaria, la connessione internet a bordo, le politiche a tutela della diversità e dell’inclusione, possano sempre di più avvicinare i giovani al nostro mondo”.
Mario Zanetti, Presidente di Confitarma, evidenzia in conclusione che “l’accordo di rinnovo del CCNL deve rappresentare il volano per un costante miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori del settore, anche allo scopo di accrescerne l’attrattività per le nuove generazioni e di dare valore alle opportunità occupazionali offerte dall’industria armatoriale”.
Le dichiarazioni dei sindacati
Il Segretario Generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia fa sapere in una nota: “Raggiunta l’intesa sul rinnovo del Ccnl unico dell’Industria Armatoriale, che prevede una durata triennale (2024-2026) sia per la parte economica che normativa e che, nei modi d’uso, sarà sottoposta, al vaglio delle assemblee dei lavoratori già a partire dalle prossime settimane”
Il Segretario Nazionale Monica Mascia: “Si tratta di un rinnovo atteso per una categoria di lavoratori che svolge una attività particolarmente gravosa, caratterizzata da situazioni climatiche molto variabili, permanenza a bordo per lunghi periodi e soggetta a elevati rischi. Per questi motivi, il nostro obiettivo primario è stato quello di individuare soluzioni che assicurassero il benessere del personale, garantendo un adeguato riconoscimento economico e maggiori tutele normative, in linea con il loro fondamentale apporto a un asset di rilevanza strategica per il Paese”.
Spiega il Coordinatore Nazionale Vincenzo Pagnotta: “Disposti 202 euro di aumento complessivo corrisposto in tre tranches e suddiviso in 138 euro sul minimo contrattuale e 64 euro di EAR (Elemento aggiuntivo della retribuzione); un una tantum di 380 euro per il periodo di vacanza contrattuale erogato in due tranches.
“Previsti, inoltre, ulteriori aumenti pari a 49,50 euro mensili, ripartiti tra un innovativo sistema di assistenza sanitaria integrativa, un incremento della quota destinata alla previdenza complementare e l’elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello. Infine, raggiunto un accordo economico anche per gli Allievi, per i quali sarà disposto un incremento della retribuzione”- conclude Pagnotta.
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