Smooth Ports: firmato un protocollo per la sostenibilità dello scalo isontino
Un accordo per migliorare la sostenibilità dello scalo isontino. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il Comune di Monfalcone collaboreranno assieme per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto europeo Smooth Ports, di cui l’ente locale è partner e il porto d’Amburgo, assieme al ministero dell’economia della Città-stato tedesca, sono i lead partner.
Il protocollo è stato sottoscritto presso la Torre del Lloyd dal presidente dell’Authority giuliana Zeno D’Agostino e dal sindaco Anna Maria Cisint, e consentirà di sviluppare congiuntamente le attività dei rispettivi uffici in direzione di un miglioramento della sostenibilità dello scalo isontino.
Il progetto Smooth Ports, che conta su un finanziamento comunitario di circa un milione di euro, ha varie finalità che vanno dall’individuazione degli interventi necessari per il contenimento delle emissioni di CO2 nelle attività portuali con la riduzione del traffico stradale all’interno e all’esterno degli scali, allo snellimento delle procedure di sdoganamento delle merci, alle soluzioni ITC e di innovazione digitale, sino alla sperimentazione di carburanti alternativi.
“Questo accordo è importante perché sancisce l’impegno a promuovere una comune politica di sostenibilità ambientale tra Trieste e Monfalcone” – ha dichiarato il presidente Zeno D’Agostino. “Uno dei tanti passi che stiamo costruendo assieme. Come Autorità di Sistema, infatti, dal primo giorno abbiamo creato le condizioni e la sinergia indispensabile per attrarre investimenti e creare posti di lavoro per i nostri porti e l’indotto, specie in questo difficile momento storico”.
Interventi concreti in questo senso sono già individuati nell’impiego all’interno dell’area portuale di mezzi per la movimentazione delle merci alimentati da fonti alternative a quelle fossili e nel prevedere la possibilità di alimentazione elettrica per le navi durante la sosta nelle banchine.
I risultati di SMOOTH PORTS potranno incidere anche sul Piano del traffico dell’area urbana, PTAU, lo strumento di pianificazione adottato dal Comune di Monfalcone nel 2011 per regolamentare e migliorare l’accessibilità del territorio in una visione extra-municipale, per ridurre il carico di CO2 dovuto alla concentrazione di traffico pesante cittadino e migliorare in tal modo la qualità dell’aria e l’ambiente urbano. Risultati importanti in tal senso si sono già registrati nella risoluzione del problema del trasporto delle brame sbarcate a Portorosega e trasferite via mare e ferrovia.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale è anche partner capofila del progetto CLEAN-BERTH, co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Slovenia, e in tal senso si potranno fare opportune sinergie in particolare per quanto riguarda le analisi sulle attuali emissioni dei mezzi. Nell’insieme, si tratta di attività che si collocano nell’ambito della norma che prevede che le Autorità di Sistema Portuale redigano un vero e proprio “Documento di pianificazione energetica ed ambientale del sistema portuale”, con il fine di perseguire adeguati obiettivi nella riduzione delle emissioni di CO2 definendo indirizzi strategici per la implementazione di specifiche misure al fine di migliorare l’efficienza energetica e di promuovere l’uso delle energie rinnovabili in ambito portuale.