Taranto: i dipendenti della Tct protestano contro l’Authority
Si è svolto ieri il sit in di protesta dei dipendenti della Tct sotto la sede dell’Autorità portuale di Taranto.
Tct, la società che gestisce il molo polisettoriale, ha paventato un suo disimpegno se non saranno indicati tempi certi per i lavori previsti nel porto di Taranto, ritenuti indispensabili per proseguire le attività di movimentazione dei container.
Sono 500 i dipendenti della Tct, di cui sono azionisti di maggioranza Hutchinson ed Evergreen, attualmente in cassa integrazione a rotazione per 24 mesi dopo l’accordo del maggio dello scorso anno che ha scongiurato 160 esuberi. Cento sono gli impiegati e quadri e 400 gli operai.
Giovedì prossimo è previsto un incontro tra le parti a Roma. Intanto, rischiano il licenziamento i lavoratori di due ditte dell’indotto. L’Arpa e la Regione Puglia, a quanto si è appreso, hanno chiesto un ulteriore studio per i dragaggi, propedeutico all’avvio dei lavori.