Taranto, sciopero porti: venerdi 18 confermato fermo nazionale dopo la morte dell’operaio
Dopo l’incidente mortale di un operaio, Angelo Fuggiano, avvenuto al porto di Taranto – l’uomo era legato ad un’azienda appaltatrice alla manutenzione delle gru – i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil hanno confermato il fermo nazionale di domani venerdi 18 maggio.
I sindacati lanciano l’allarme: “Siamo addolorati per questa ennesima morte in un porto italiano di un lavoratore di 28 anni, mentre era intento alla manutenzione di una gru sulla banchina Ilva di Taranto. Domani alle ore 17,30 abbiamo proclamato il fermo contemporaneo in tutti i porti con suono delle sirene per 5 minuti”.
“Il nostro compito – scrivono i sindacati – non è certo quello di fare la conta dei lavoratori caduti sul lavoro! Chiediamo che il Parlamento e i Ministeri competenti si interessino ed intervengano subito in tale stato di cose, approvando la normativa già scritta di aggiornamento dei DL 271 e 272 e riportando le Autorità di Sistema Portuale ad agire nell’interesse generale della sicurezza sul lavoro e dello sviluppo delle attività portuali e marittime. Chiediamo altresì – concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti – che l’Ispettorato del Lavoro sia messo nelle condizioni difare tutti i controlli necessari sui luoghi di lavoro. Alla famiglia dellavoratore tutta la nostra commossa vicinanza”.