Tirrenia: chiusa la gara, Cin unico partecipante
L’offerta di Compagnia italiana di navigazione (Cin) è l’unica vincolante per l’acquisizione di Tirrenia. Alla scadenza del termine non è arrivata alcuna altra proposta di acquisto al commissario straordinario Giancarlo D’Andrea, che ha avviato la procedura di aggiudicazione. Per ora sono attesi i pareri del comitato di sorveglianza di Tirrenia e del ministero dello Sviluppo economico.
La gara, secondo la tabella di marcia, avrebbe dovuto chiudersi entro il mese di aprile, ma a fronte dell’unica offerta pervenuta e giudicata non congrua, D’Andrea aveva concesso i tempi supplementari.
In pista c’erano 11 potenziali acquirenti: Aponte, Grimaldi e Onorato, che poi hanno deciso di unire le forze con la costituzione di Cin; Mediterranea Holding, Tomasos, Corsica Sardinia Ferries. Molte sono poi state le defezioni. La gara si è infine risolta in una corsa a due: Cin e Mediterranea Holding, che, però, ha presentato una lettera d’impegno. La base d’asta, secondo la valutazione economica degli asset della compagnia fatta da Banca Profilo, advisor del ministero dello Sviluppo Economico, prevedeva un esborso minimo di 380 milioni di euro.
Cin (costituita da Marinvest, Moby e famiglia Grimaldi) aveva presentato il mese scorso un’offerta da 380 milioni (di cui 200 milioni da pagare alla firma dell’accordo e i rimanenti 180 da versare in tre tranche da 60 milioni dopo aver incassato i contributi pubblici previsti per Tirrenia, 72 milioni l’anno per otto anni). Unica offerta rimasta, dunque, quella della cordata degli armatori napoletani Gianluigi Aponte (che controlla Grandi navi veloci e Snav), Vincenzo Onorato (Moby) e Manuel Grimaldi, nonostante lo slittamento di qualche giorno dei termini deciso dal commissario per la vendita di Tirrenia e nonostante la proposta di acquisto della Cin sia ‘non allineata’ alla valutazione di minimo 380 milioni fatta dall’advisor del ministero dello Sviluppo economico.