Tirrenia: sciopero di 24 ore lunedì 22 novembre
I lavoratori di Tirrenia si fermeranno per 24 ore lunedì 22 novembre. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero contro “l’apertura della procedura per il ricorso alla Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria) che interessa 722 addetti”.
Secondo i sindacati, “l’avvio formale della Cigs è un atto unilaterale inaccettabile. Il commissario ed il suo staff – ricordano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – si erano impegnati a non procedere in atti formali con ricadute sul lavoro, senza un preventivo confronto”. Per le organizzazioni sindacali di categoria “non è accettabile e giustificato che siano i lavoratori a pagare il contenimento dei costi operativi che sono alla base del ricorso alla cigs. Inoltre – sottolineano i lavoratori – le conseguenze della prevista soppressione di linee di navigazione come la Bari-Durazzo, oltre a non essere motivata predetermina di fatto una riduzione dei servizi, non possono essere scaricate sui lavoratori. Così come è inaccettabile che siano i lavoratori a scontare la sospensione del collegamento Genova-Olbia-Arbatax fino al prossimo gennaio, a seguito dei ritardi dell’adeguamento dell’unità navale allo Stockholm Agreement, le cui responsabilità sono totalmente a carico dell’azienda”.
Per Filt, Fit e Uilt, “la decisione di far ricorso alla cassa integrazione, durante la procedura di privatizzazione della Tirrenia, genera inoltre ulteriore confusione e può predeterminare esiti inaccettabili per i lavoratori”. La privatizzazione di Tirrenia, spiegano i sindacati, può avvenire soltanto attraverso il mantenimento dei collegamenti attuali, le garanzie sull’occupazione e sui i contratti di lavoro. “Per questo – concludono i sindacati – il Governo ed il Commissario devono impegnarsi ritirare la procedura di ricorso alla Cigs, le cui conseguenze sono solo a carico dei lavoratori”.