Toscana: nasce la nuova auotostrada del mare Livorno-Fujaiarah
Le crescenti relazioni fra la Livorno e Fujaiarah stanno portando alla creazione di una vera e propria “autostrada del mare”, infrastruttura immateriale che poggia su ingenti investimenti già attivati, parallelamente, nei due porti: a Livorno, per il nuovo progetto Darsena Europa; a Fujairah (Emirati Arabi), per un grande terminal accanto alla ‘free-zone’ già esistente e in un’area più sicura, nel sud della penisola emiratina, fuori dal Golfo Persico.
“Il Comune di Livorno – spiega il sindaco Filippo Nogarin – promuove la costituzione di un ponte commerciale, un’autostrada del mare che colleghi il nostro porto con l’Emirato di Fujairah. E’ un’opportunità unica per lo sviluppo non solo del nostro porto, che speriamo possa diventare hub strategico per i traffici commerciali sull’asse oriente-occidente, ma anche per le imprese del territorio livornese. La free-zone di Fujairah – aggiunge Nogarin – sta investendo ingenti capitali sul porto e intende avvalersi del know how delle numerose aziende livornesi che stanno portando avanti importanti progetti in termini di sostenibilità ambientale. Non possiamo farci scappare l’occasione di dare una dimensione internazionale alla nostra economia”.
Il 22 luglio prossimo è previsto un incontro a Livorno tra intermediari dell’Emirato e imprese interessate ad affacciarsi su questo mercato. “L’idea – spiega l’avvocato Michele Sanfilippo, membro del Club Giuristi dell’Ambiente, e che ha elaborato analisi specifiche – nasce dagli studi sulle nuove tratte marittime e sulle interconnessioni fra la rete delle Autostrade del Mare, come disegnate nel contesto europeo, e le vie del mare che si stanno profilando sia nella penisola arabica che nell’Asia meridionale. Abbiamo coinvolto Livorno – dice ancora l’avvocato Sanfilippo – perché è una delle realtà più dinamiche e sensibile al tema di autostrade del mare”.
La logistica degli Emirati Arabi si sta concentrando su Fujairah e tra gli obiettivi c’è quello di intercettare il traffico mercantile sulla rotta asiatica da Manila (Filippine) ma anche usare il nuovo porto e la free-zone per attirare investimenti in un paese che dipende molto meno dalle sue riserve di petrolio rispetto al passato e che sta attuando un processo di forte diversificazione economica.
“Da noi cercano know how e sono rimasti affascinati dalla ricerca applicata alla logistica che facciamo al polo universitario di Livorno”, spiega l’assessore Francesca Martini, che segue direttamente l’iniziativa. “C’è – aggiunge – anche grande interesse per le nostre pmi”. Logistica, efficientamento energetico, edilizia portuale, tecnologie, efficienza dei sistemi doganali, turismo sono tra le competenze ‘spendibili’ dalle imprese italiane nel grande porto di Fujairah.
Andrea Coen Tirelli