Traffico record di cocaina a Palermo. Imbarcazione sequestrata e 5 arresti
La Guardia di Finanza sventa lo scambio in mare di oltre 5,3 tonnellate di cocaina.
Era martedì sera quando un ATR 72 del Comando Operativo Aeronavale, in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, che teneva d’occhio da qualche giorno una nave mercantile battente bandiera di Palau, avvistava l’avvicinamento di un moto peschereccio. La seconda imbarcazione, già emersa nell’ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo, si era mossa dalle coste calabresi. A quel punto veniva predisposta la “trappola”: mezzi aerei e navali in forza al Gruppo Aeronavale di Messina, al Gruppo Esplorazione Aeromarittima e al Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, con il supporto investigativo degli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo, organizzavano il controllo congiunto dello specchio di mare.
La “nave madre”, infatti, stazionava ai limiti delle acque territoriali e aspettava il peschereccio. Ma ad attenderli c’era anche la Guardia di Finanza. Poco prima dell’alba di mercoledì, infatti, numerosi pacchi venivano accumulati sul ponte della nave “madre” per poi essere scaricati in mare con il repentino avvicinarsi del peschereccio italiano, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione AIS. Il peschereccio intendeva recuperare il carico gettato nel canale di Sicilia senza essere individuato.
A quel punto scattava l’operazione delle Fiamme Gialle che bloccavano il peschereccio e salivano a bordo. Un’accurata perquisizione faceva scoprire, abilmente occultato dietro una pannellatura che celava un ampio locale, un enorme carico di cocaina. Immediatamente dopo le unità navali del Corpo si lanciavano all’inseguimento della nave mercantile che nel frattempo stava cercando, senza successo, di riprendere il largo in direzione della Turchia.
Il peschereccio è stato condotto presso il porto di Porto Empedocle (AG) mentre la “nave madre”, con equipaggio composto da 15 soggetti di nazionalità ucraina, turca e azera, è, al momento, scortata da mezzi navali del Corpo in navigazione verso il porto di Palermo.
Le oltre 5,3 tonnellate di cocaina sottoposte a sequestro, destinate a rifornire l’intero mercato nazionale, avrebbero fruttato introiti per oltre 850 milioni di euro.
I soggetti sottoposti a fermo sono stati condotti presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.