Trieste, Zeno D’agostino: 70 mln di euro per la stazione di Campo Marzio
Con la firma del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, è stato reso ufficiale il nuovo ruolo di Zeno D’Agostino quale presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, area che comprenderà oltre al porto di Trieste, anche il porto di Monfalcone e porto Nogaro. La notifica del decreto di nomina è pervenuta il 9 novembre alla Torre del Lloyd.
“Sono onorato per l’incarico ricevuto.- ha commentato D’Agostino – “Ringrazio il Ministro Delrio, la Presidente della Regione FVG Debora Serracchiani, i membri delle Commissioni parlamentari, tutti gli enti territoriali e le persone che hanno creduto in me due anni fa, proponendo il mio nome per la guida del porto di Trieste.”
Un nuovo incarico ricco di aspettative che vedrà D’Agostino impegnato su più fronti, primo fra tutti quello di integrare il porto di Trieste con le altre infrastrutture portuali regionali. Poi uno sguardo al futuro, con la necessità di attrarre nuovi investitori, rilanciando ulteriormente i traffici, le connessioni ferroviarie, lo sviluppo retroportuale, nonché l’immagine dello scalo sui mercati esteri, con azioni di marketing mirate.
“Dei progetti già avviati dal 2015 , – continua il neo presidente – ve ne sono alcuni che daranno frutto a breve. Nel 2018 la piattaforma logistica sarà operativa ed arriveranno le prime navi.Abbiamo lavorato per modificare completamente l’organizzazione del lavoro, tanto che l’Agenzia per il lavoro portuale, è considerata una best practice a livello nazionale e 111 persone hanno avuto una stabilizzazione del contratto di lavoro”.
Uno dei prossimi step sarà l’adeguamento delle infrastrutture, come il progetto della stazione di Campo Marzio. La settimana prossima – si legge in una nota dell’Ap di Trieste – verrà firmato un protocollo tra la Regione Friuli-Venezia Giulia e RFI per la progettazione definiva, con un investimento congiunto di circa 70 mln di euro, grazie al quale potranno essere movimentati il triplo dei treni che vengono a movimentati oggi.
“Altro dato rilevante è la crescita esponenziale del traffico ferroviario, grazie anche alla manovra unica avviata nel 2015, che permette di dimezzare costi e tempi di lavoro. Al 30 settembre abbiamo fatto 5600 treni, lo stesso numero ottenuto in 12 mesi, un anno fa. – commenta D’Agostino – Viaggeremo al 30% in più come traffico ferroviario a fine 2016, e saremo il primo porto ferroviario d’Italia con treni internazionali, diretti prevalentemente sull’estero. Stiamo operando anche sul rilancio in chiave economica del punto franco e lo sviluppo delle attività connesse nel porto industriale”.
“Il mercato segue elementi oggettivi – ha concluso D’Agostino – 18 mt e una capacità ferroviaria che non ha nessuno in alto Adriatico e quindi il mercato ci sta premiando. Su questo continueremo a focalizzarci per rilanciare Trieste e il suo porto. Ma soprattutto dietro ai numeri ci sono le persone, la nostra prima infrastruttura.”