Venezia, Delrio: via le grandi navi dalla laguna
“Le grandi navi dovranno stare fuori dalla laguna di Venezia”. Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, nel suo intervento all’inaugurazione del nuovo water terminal dell’aeroporto Marco Polo di Tessera, a Venezia.
La soluzione ideale perchè la città lagunare rimanga una delle mete predilette dalla crocieristica è “un sistema in cui le grandi navi vanno verso una certa destinazione e le piccole verso un’altra”, continua Delrio, spiegando che il Governo dovrà “aiutare moltissimo la città e fare accordi con le grandi compagnie perche’ la Marittima (l’attuale porto passeggeri) non perda traffico e lavoro, ma li aumenti”.
“Serve dunque una visione che guardi al futuro e ai numeri del futuro garantendo attrattiva alle compagnie grazie anche ad una diversa programmazione che permetta alla città di Venezia di non essere un museo, – ha proseguito il ministro Delrio – ma di essere invece vivibile, protetta e accessibile via terra, aria, strada ed acqua”. E in questo processo di trasformazione della portualita’ turistica veneziana un ruolo di primo piano spetterà al nuovo presidente dell’Autorita’ portuale, il cui nome e’ gia’ stato scelto ma non ancora reso pubblico. “In pochi giorni arriverà il nuovo presidente, penso di aver trovato persona giusta”.
“Abbiamo scelto di tenere fuori la politica e puntare su un manager, perche’ vogliamo dei porti come aziende al servizio dei territori dopo una riforma che li snellisce”. Proprio grazie alla riforma, “Venezia sarà al centro del sistema del Nord Adriatico”, ma “non da sola, perchè da sola è debole”, continua Delrio, che non smarca però il porto offshore, richiesto a gran voce dal precedente presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. “Abbiamo gia’ mandato al Cipe, come d’accordo con Costa, il progetto relativo all’analisi dell’offshore”, ha concluso Delrio spiegando che “c’è una discussione tecnica e accurata da fare”.