Venezia, Grimaldi: nuovi collegamenti e piano ordini navi
Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, in occasione dell’apertura dei lavori della ventesima Euro Med convention, a Venezia ha reso noto che “grazie agli ingenti investimenti in nuove navi e al lancio di vari collegamenti nel Mediterraneo, nei primi otto mesi del 2016, il nostro gruppo ha riportato una crescita del volume di merce rotabile e passeggeri rispettivamente del 20% e del 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Incoraggiati dalla calorosa risposta della clientela – ha aggiunto Grimaldi – il nostro gruppo rilancia e annuncia l’avvio di innovativi collegamenti, ovvero di linee di cabotaggio continentale tra nord e sud Italia sulle dorsali adriatica e tirrenica, nonché di un ambizioso piano di ordini di navi ro/ro e ro/pax, destinato a rivoluzionare gli standard di competitività ed eco-sostenibilità del settore per gli anni a venire”.
Intanto, nell’ambito del convegno, Grimaldi Group ha sottoscritto un accordo commerciale con Mantovani Group per dare vita a una più stretta ed organica collaborazione e sviluppo relativamente al terminal ro-ro di Fusina. La collaborazione futura si basa sullo sviluppo degli accordi commerciali, sull’incremento del traffico e dei servizi Grimaldi facenti capo al Terminal Fusina.
l’analisi congiunta tra i due gruppi della possibilità di incrementare il numero delle toccate e dei servizi previsti per l’approdo al terminal veneziano, lo sviluppo del traffico intermodale nave-treno, nuovi collegamenti con il nord Europa e i corridoi TEN-T e il possibile coinvolgimento della Grimaldi nella Venice Ro-Port, società di gestione del terminal (di cui Mantovani detiene la maggioranza).
“Mantovani – ha detto l’amministratore delegato, Maurizio Boschiero – è disponibile a prendere in considerazione l’ingresso di Grimaldi nel capitale sociale, in quanto player in grado di portare valore aggiunto al terminal”. La realizzazione della piattaforma logistica di Fusina e del terminal ro-ro, è stato reso noto nell’occasione, è arrivata al cinquanta per cento, con un investimento di 75 milioni al 31 dicembre 2015 e la previsione di altri 85 dal 2016 al 2018, quando saranno completate le due banchine più a sud. Il progetto del terminal, dato in concessione dall’Autorità portuale per un periodo di quarant’anni, prevede uno specchio d’acqua di otto ettari, 1250 metri lineari di banchine di ormeggio, con la possibilità di attracco di quattro navi contemporaneamente (due da 210 metri e due da 245 metri) e può contare su un’area retroportuale di 280.000 metri quadrati, servita da due linee ferroviarie.
“Una delle maggiori deficienze del progetto innovativo delle autostrade del mare – ha commentato Guido Grimaldi, direttore commerciale di Grimaldi Group – sono i colli di bottiglia, la mancanza di interconnessioni e la carente infrastrutturazione a terra, che determina il non giusto passaggio delle merci: oggi, abbiamo le migliori navi al mondo che, però, spesso arrivano in porti con condizioni infrastrutturali non adeguate. Questo porto, invece, ha spazi notevoli e una grande infrastrutturazione, che però non trova il giusto utilizzo sostanziale e che invece può dare valore aggiunto. Ci permette così di lavorare su un asse non solo territoriale, ma con cabotaggio internazionale, permettendoci di pensare ad un collegamento Bari-Francoforte senza un chilometro su strada o rotture di carico”.
A oggi, il terminal di Fusina ospita sei navi a settimana, con un utilizzo pari a circa l’80 per cento del potenziale. Nell’occasione, Grimaldi ha annunciato a breve che i treni da due a settimana passeranno ad uno al giorno. “L’investimento – ha concluso Boschiero – e il portare il terminal a regime con l’aiuto dell’esperienza di Grimaldi farà sì che il terminal di Venezia possa diventare uno dei più importanti d’Europa”.