Stazioni ferroviarie d’Italia: una scala di 1876 gradini per i viaggiatori di Precedenze
Prosegue la nuova rubrica dedicata alle stazioni ferroviarie d’Italia. Un appuntamento quindicinale che ci condurrà alla scoperta delle stazioni più importanti, più antiche o più suggestive del nostro Paese.
La stazione Precedenze si trova sulla linea ormai definita “lenta” che collega Firenze a Bologna, al centro della galleria più lunga d’Italia che attraversa gli Appennini. Dal finestrino i passeggeri non riescono a vedere molto di più che dei lampioni accesi e forse qualche metro di binario laterale, anche perché in questo tunnel rettilineo i treni possono viaggiare fino a 180 km/h.
Questa stazione dotata di due binari di precedenza, uno per senso di marcia, serviva per far sì che un treno lento si potesse far superare da uno più veloce. Cos’era più semplice che costruire una fermata proprio lì? Così, al km. 46+848 sorse il posto di movimento di “Precedenze”, il cui nome esplica già la sua funzione.
Eppure svolse anche il servizio viaggiatori, proprio come una stazione normale; c’è il cartello che la identifica, delle panchine per attendere il treno seduti, e una pedana per poter attraversare i binari in modo più semplice.
Il villaggio operaio
In superficie venne edificato un villaggio operaio in località Cà Landino, dotato di tutti i servizi per i minatori e le loro famiglie (lo scavo durò 11 anni). Al termine dei lavori il villaggio operaio continuò ad essere abitato e Precedenze venne usata come stazione viaggiatori per gli abitanti, che però dovevano sobbarcarsi la discesa e la salita con una scala di 1876 gradini ed un grado di inclinazione paragonabile ad una scalata.
Le FS nel 1947 provarono a riattivare una delle funicolari da utilizzare come ascensore per i viaggiatori, ma a causa di un incidente che provocò la morte di un ferroviere durante il collaudo, non portarono a termine l’iniziativa.
Il servizio per i viaggiatori fu attivato solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e durò per pochi anni, perché le FS sostituirono la fermata con un servizio di corriere che collegava le due stazioni di Vernio e San Benedetto, estreme della galleria. Il servizio viaggiatori cessò negli anni 60 diventando solo un posto di blocco e scomparendo dall’orario ufficiale.
I regionali che si fermano lo fanno esclusivamente per motivi di servizio, non certo per lasciar scendere viaggiatori ordinari.