10 anni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie: la storia in un volume
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie è nata il 16 giugno 2008. L’Italia ha recepito una direttiva comunitaria che imponeva un’autorità terza per la regolazione e il controllo della sicurezza sui binari in un momento in cui il mercato ferroviario si stava aprendo alla concorrenza. In questo scenario, l’Italia è stata al passo con le scelte europee ed oggi è l’unico paese nell’Ue che può vantare due operatori sull’Alta velocità, oltre a molte imprese private che operano nel cargo ferroviario.
Per celebrare il decennale, l’ANSF ha preparato un volume da oggi disponibile sul sito www.ansf.it. La pubblicazione ripercorre le tappe più importanti del percorso intrapreso, racconta la storia di un’istituzione che, partendo da competenze nate in un contesto monopolista, è stata in grado di garantire autonomia e terzietà, di procedere al riordino normativo e di affrontare nuove e importanti sfide. In primis, la giurisdizione sulle ferrovie regionali interconnesse e sulle reti isolate, oltre a guardare all’entrata in vigore del IV Pacchetto ferroviario che dal prossimo anno cambierà competenze ed equilibri in Europa e negli Stati membri.
“Credo che in questi 10 anni siamo stati compiuti passi importantissimi per lo sviluppo armonico del mondo ferroviario – ha dichiarato Amedeo Gargiulo, direttore di ANSF – Li abbiamo ricostruiti nel libro “10 anni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie”, frutto del lavoro collettivo di tutti i settori dell’ANSF. Abbiamo voluto creare un documento utile, aderente alla realtà, celebrativo quanto basta: una vera testimonianza di un lavoro innovativo e di costante vigilanza sul settore. Ringrazio ancora una volta chi ha collaborato a questa realizzazione”.
Il libro è composto da 18 capitoli firmati da dirigenti, professionisti e funzionari dell’Agenzia a cui si aggiunge la premessa di Alberto Chiovelli, direttore dell’ANSF dal 2008 al 2014, l’introduzione di Amedeo Gargiulo, attuale direttore, e un inserto che celebra la bellezza del mondo ferroviario anche grazie a molte fotografie messe a disposizione dalla Fondazione FS.
I capitoli ripercorrono le diverse tappe partendo da una breve storia delle ferrovie in Europa fino alla nascita dell’ANSF in Italia, inquadrandola all’interno della liberalizzazione del mercato. Si descrive poi il ruolo istituzionale dell’Agenzia, le competenze, l’organizzazione e la funzionalità. Un capitolo è dedicato al lavoro condotto per il riordino normativo sfociato nel decreto 4 del 2012. Vengono affrontati temi come lo sviluppo tecnologico della rete e l’interoperabilità dei veicoli ferroviari nel contesto nazionale. Viene inoltre affrontata la questione legata alla licenza europea del macchinista, le pratiche per il riconoscimento e accreditamento, la manutenzione dei veicoli e dell’infrastruttura, l’evoluzione della supervisione da parte di ANSF attraverso attività di audit e ispezioni. Alcune pagine sono dedicate all’analisi statistica dell’andamento dell’incidentalità in questi 10 anni, mentre viene raccontata l’attività di comunicazione e di divulgazione dell’educazione ferroviaria, il rapporto con partner istituzionali e con le autorità europee.
Infine, le prospettive future. Una su tutte: “l’attenzione maggiore dovrà essere rivolta al mantenimento, e ove possibile, anche all’innalzamento ulteriore, dei livelli di sicurezza che si sono raggiunti nella sicurezza ferroviaria – scrive Gargiulo nel capitolo conclusivo – Il presidio della safety è infatti la mission dell’Agenzia ed è quello che i viaggiatori si aspettano e giustamente pretendono. Per continuare su questo trend positivo è necessaria tanta concentrazione, tanta determinazione e una grande sensibilità per cogliere quei segnali, anche minimi, che arrivano dall’esercizio e che possono essere indicatori di un calo dell’attenzione, con particolare riferimento alla manutenzione cioè al mantenimento del livello garantito dai grandi investimenti pubblici fatti nel settore. Per queste motivazioni l’Agenzia dovrà aumentare ulteriormente la propria vigilanza e dovrà, grazie anche alle assunzioni programmate per il 2018, istruire e fare crescere dei giovani ai quali trasmettere il prezioso know how che, essendo relativo ad un settore di alta specializzazione, non è acquisibile solamente sui libri ma ha bisogno di un processo osmotico basato sull’esperienza pluridecennale di tanti addetti presenti in Agenzia”.