29 giugno 2009: l’inferno a Viareggio
La strage di Viareggio compie un anno. Scocca l’ora di commemorare le vittime del disastro del treno di carri gpl che, deragliando in pieno centro cittadino la sera del 29 giugno 2009, ha causato la morte di 32 persone. Per l’opposizione del Comitato dei familiari delle vittime, alla cerimonia non saranno presenti il ministro dei Trasporti Altero Matteoli né l’ad di Fs Mauro Moretti.
L’incidente di Viareggio, causato dal deragliamento di un carro di gpl che, nel ribaltarsi, si è lesionato contro un ostacolo liberando il gas e causando un’esplosione, ha la sua storia giudiziaria e l’ultimo capitolo sono i 18 avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Lucca.
Sul versante politico, il 24 giugno il Senato ha dato l’ok definitivo al ddl in favore dei familiari delle vittime, che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per l’anno in corso. Il fondo è destinato a speciali elargizioni in favore delle famiglie dei deceduti e di coloro che hanno riportato lesioni gravi e gravissime a causa del disastro.
Stanno riaffiorando poco a poco anche molte vicende umane. Come quella di Roberto Fochesato, uno dei due macchinisti in servizio sul 50325 – il convoglio maledetto – che oggi non riesce più a lavorare: “Ogni volta che ne parlo mi viene la pelle d’oca” dice. “All’improvviso abbiamo sentito un rumore assordante di ferraglia. Poi una coltre di gpl, l’esplosione e l’inferno. Da allora non sono più tornato me stesso, ma devo andare avanti”. Per Marco Germani, 38 anni, la storia è invece a lieto fine. Doveva sposarsi il 19 settembre 2009 ma è rimasto ustionato; ha potuto però coronare il suo sogno d’amore con Donatella Baldi, 32 anni, lo scorso 5 giugno.