Afs-Acme: in arrivo il modello E 656 090 “Caimano”
Novità per gli amanti del trenino elettrico. L’Afs, Associazione Ferrovie Siciliane di Messina ha proposto alla casa fermodellistica Acme la produzione, in serie limitata e numerata di 100 esemplari, della locomotiva elettrica “Caimano” E 656 090 del deposito locomotive di messinese. Qualche giorno fa la fabbrica ha presentato il prototipo del modello, ambientato negli anni Novanta del Novecento, ricco di particolari e con l’originale coloritura in blu oltremare e grigio perla. La motorizzazione, tradizionale, è predisposta anche per il decoder digitale. La E 656 di Acme si potrà acquistare soltanto attraverso l’associazione, al prezzo di 155 euro per i soci Afs e di 185 euro per i non soci. La distribuzione inizierà tra la fine di agosto e i primi di settembre. Per il pagamento occorre effettuare un versamento (o un bonifico bancario) entro il 10 agosto di un acconto minimo di 120 euro (sia per i soci che per i non soci) sul conto Banco Posta n. 99558900 intestato all’Associazione Ferrovie Siciliane – Afs, indicando nella causale del versamento “Prenotazione E 656 090” (niente contanti). L’eventuale e residuo importo da pagare a saldo dovrà, comunque, essere corrisposto, con le stesse modalità dell’acconto, prima o contestualmente alla consegna del modello, prevista a partire dal 22 agosto. Si possono prenotare un massimo di tre modelli di “Caimano”, ma quello successivo al primo costerà comunque 185 euro anche per i soci Afs. Ulteriori esemplari saranno acquistabili secondo disponibilità, con acconto iniziale proporzionale al numero richiesto. Per qualunque informazione, contattare l’Associazione Ferrovie Siciliane via e-mail all’indirizzo info@a-f-s.it o al mobile 333.8561313.
Nella realtà, le locomotive elettriche Fs E 656 nacquero negli anni Settanta, quando l’incremento del traffico passeggeri a lunga percorrenza rese necessaria la disponibilità di mezzi di trazione più potenti e veloci. Nel caso del “Caimano” (nome scelto con un concorso interno alle ferrovie), fu privilegiata la prima: 4.200 kW di potenza continuativa lanciati a 150 chilometri l’ora con treni espressi di 10-15 carrozze e prestazioni massime di 1.500 tonnellate in pianura. Per anni, le E 656 hanno costituito la spina dorsale della trazione elettrica sui binari italiani, dimostrando anche una certa versatilità: passavano dagli espressi ai rapidi, dagli accelerati ai treni merci. Negli anni Novanta venne realizzata una nuova serie di “Caimani” proprio per i treni regionali reversibili, sui quali si cominciavano a vedere i primi dispositivi di trazione elettronici. In tempi più recenti, invece, molte E 656 sono state trasformate in E 655 (con velocità massima abbassata a 120 km/h) e destinate al traino dei treni merci. Questo in concomitanza con l’arrivo delle E 402 – in un certo senso le eredi dei “Caimani” per potenza e versatilità ma ad azionamento completamente elettronico – e con la diffusione, sulla lunga percorrenza, dei treni ad alta velocità.
Vincenzo Foti