Alta Velocità europea: L’UE vuole collegare le capitali
Alta Velocità europea: ministri Ue al lavoro per collegare le capitali via treno. Costi, benefici e un milione e mezzo di posti di lavoro
Alta Velocità europea: si studia il piano per collegare le capitali europee
L’Unione Europea sta studiando un piano per collegare tutte le capitali europee per via ferroviaria. Treni ad alta velocità, investimenti sulle infrastrutture e riduzione del traffico aereo e stradale. L’impresa sarà realizzabile?
Alta Velocità europea: l’idea al vaglio dei Ministri dei trasporti
Sulla scrivania di 27 Ministri dei trasporti dell’Unione Europea c’è un nuovo piano. Si tratta di un piano molto ambizioso, che cambierebbe radicalmente lo scenario dei trasporti continentali, con ampi costi (ma anche forti benefici). A Bruxelles, infatti, si è iniziato a discutere della possibilità di collegare le capitali europee via treno. Un piano costoso, difficile e ricco d’insidie, ma che sposa in pieno le linee UE, soprattutto in materia di trasporti. La possibilità di diminuire il traffico aereo e quello stradale, infatti, in termini di sostenibilità sarebbe importantissima e non va perciò sottovalutata. Nella proposta di questo piano, sono state incluse anche alcune simulazioni orientative: da Roma a Parigi, per esempio, si potrebbe arrivare dopo 7 ore di viaggio in treno. Madrid e Lisbona sarebbero a 3 ore di rotaie di distanza. Il piano ha già un costo indicativo: si tratta di circa 550 miliardi di euro, con un investimento da fare entro il 2050. Il nuovo commissario dei trasporti UE, Apostolos Tzitzikostas, ha già ricevuto da Ursula Von Der Leyen l’affidamento di questo ambizioso piano.
Costi e benefici
Oltre ai costi, si sono già analizzati i possibili benefici diretti e indiretti. Questo piano, innanzitutto, potrebbe generare circa un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro. Entro il 2070, inoltre, potrebbero essere registrati introiti fino a 750 miliardi di euro. A livello ambientale, ci si aspetta un calo del consumo di CO2 di 100 milioni di tonnellate l’anno.
Questo piano è stato commentato anche da Alberto Mazzola, direttore esecutivo dell’associazione delle principali ferrovie europee (Cer): “La quota di mercato ferroviaria sul traffico a lunga percorrenza salirebbe al 50%. L’alta velocità ferroviaria è fondamentale per la fornitura di servizi di qualità e confortevoli, ma anche per ridurre la dipendenza dal petrolio e favorire la decarbonizzazione”.
Leggi anche: Cosa sappiamo sulla privatizzazione di Fs?