Ancona: al via i lavori di ammodernamento della stazione
Inizieranno alla metà di aprile gli interventi necessari a modificare l’apparato di comando e di controllo della stazione ferroviaria di Ancona, un ammodernamento radicale rispetto all’impianto esistente che fu realizzato nel 1960.
I lavori programmati comportano un investimento iniziale di dieci milioni di euro, con ulteriori trenta milioni nei prossimi due anni, e permetteranno di trasformare l’intera struttura da elettromeccanica a elettronica, adeguandola agli standard delle principali stazioni italiane.
Le prime opere, che si concluderanno il 10 maggio, interesseranno la parte di stazione che collega Ancona Centrale con Ancona Marittima, dove saranno tolti tutti i vecchi binari, per sostituirli con binari prodotti con nuovi materiali e nuove tecnologie, da porre alla base dell’applicazione delle nuove strumentazioni.
“La stazione di Ancona si rifà il look, ma non per motivi estetici – ha affermato l’assessore ai Trasporti della Regione Marche, Luigi Viventi -. I miglioramenti che saranno apportati sono radicali e questo ci fa auspicare, in prospettiva, anche un miglioramento del servizio, che è il punto centrale del nostro rapporto con Trenitalia. I lavori dunque saranno consistenti, così come lo saranno gli investimenti. Di comune accordo con Trenitalia e con Rfi abbiamo cercato di concentrare tutte le operazioni di questa prima fase in pochi giorni, ma di certo non mancheranno alcuni disagi. Anche su questo abbiamo voluto essere chiari, fornendo una informazione completa agli utenti”.
“Dopo l’avvio del restyling della stazione di Ancona già ben visibile – ha poi spiegato il direttore Esercizio Adriatica Rtf Paolo Pallotta – affrontiamo un intervento strutturale di ammodernamento tecnologico che si fa circa ogni 50 anni. L’apparato attuale infatti risale agli anni ’60. All’epoca era all’avanguardia, ma naturalmente oggi va cambiato per potenziare l’impianto e renderlo competitivo (anche nell’ottica del collegamento con il porto di Ancona) velocizzando la circolazione dei treni nel rispetto dei più alti standard di sicurezza. Le risorse ci sono e la consistenza della cifra è il segnale della grande attenzione che c’è nei confronti delle Marche e della Linea Adriatica”.