Ansf: attenzione alla sicurezza nel IV pacchetto ferroviario
“Il IV pacchetto ferroviario, così come approvato dal Consiglio europeo, va recepito nella sua interezza e da parte di tutti i Paesi europei, ma attenzione a salvaguardare alcuni aspetti specifici della sicurezza”. Così Amedeo Gargiulo, nuovo direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf), ha esordito nella sua prima audizione presso la Commissione Trasporti della Camera, nell’ambito delle consultazioni informali che la stessa Commissione presieduta da Michele Meta sta tenendo in relazione all’esame del IV pacchetto ferroviario dell’Unione Europea.
Gargiulo, che ha sottolineato di concordare con la linea espressa anche dal ministro Maurizio Lupi, ha sostenuto che il IV pacchetto, dopo gli interventi in sede di Consiglio europeo, presenta ora una formulazione migliore e più aderente alle problematiche delle varie reti ferroviarie, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, che presenta alcuni suoi aspetti specifici per le differenze che si sono storicamente sedimentate nell’evoluzione dei sistemi ferroviari dei 28 paesi che attualmente fanno parte dell’Unione Europea. Per Gargiulo, è importante che il IV pacchetto venga recepito con adesione a tutti i principi in esso contenuti e da parte di tutti i Paesi secondo modalità uniformi e con riguardo anche alla reciprocità di applicazione delle norme, evitando asimmetrie che sbilancerebbero la situazione da un paese all’altro.
Per quanto riguarda le tematiche più specificamente relative alla sicurezza ferroviaria, il neo direttore dell’Ansf ha ribadito di essere assolutamente favorevole al ruolo dell’Agenzia europea per l’armonizzazione delle norme e l’unificazione delle procedure di regolamentazione, ma ha sottolineato anche come questo processo – che, probabilmente, tra dieci anni sarà ritenuto automatico e scontato – deve evolversi con attenzione, perché le ferrovie dei vari paesi hanno accumulato delle differenze frutto del diverso sviluppo avuto nel corso di una storia a volte secolare.
Secondo Gargiulo, occorre “un tempo fisico” per superare tutte queste differenze e un accentramento troppo subitaneo e immediato dei compiti oggi affidati alle varie agenzie di sicurezza nazionali in un’unica agenzia a livello europeo potrebbe portare “a qualche distonia” per l’estrema difficoltà ad armonizzare velocemente quadri normativi inevitabilmente complessi e relativi a sistemi a volte anche molto diversi e ancora lontani dal consentire un’unificazione in termini reali.
“Queste considerazioni – ha sottolineato ancora Gargiulo – non sono certamente svolte per difendere esclusivamente il ruolo dell’Ansf e delle agenzie nazionali, ma piuttosto per salvaguardare la validità di un sistema che, ad esempio, nel nostro Paese ha consentito di raggiungere i più elevati livelli di sicurezza sulla rete ferroviaria nazionale, come certificano anche le statistiche a livello europeo.
Riguardo alle tematiche più in generale della sicurezza ferroviaria, il direttore dell’Ansf ha individuato due aree in cui riterrebbe opportuno sviluppare le attività per una più efficace prevenzione e per adeguare i controlli all’evoluzione dei sistemi che regolano la circolazione. Secondo Gargiulo, le statistiche relative agli incidenti prendono in considerazione solo gli eventi occorsi, mentre – per una prevenzione ancora più efficace – sarebbe utile anche una statistica degli “incidenti mancati”, degli episodi cioè in cui si è sfiorato l’incidente ma non si è poi verificato grazie all’intervento provvidenziale degli addetti o per circostanze fortunate. Sempre in relazione agli aspetti tecnici della sicurezza, il neo direttore dell’ANSF ha sottolineato come oggi bisognerebbe tener conto dell’evoluzione dei sistemi e, dunque, considerare che oggi i controlli sulla circolazione ferroviaria (e gli eventuali interventi d’emergenza) possono avvenire sia con i sistemi operanti sia con i sistemi che – grazie all’evoluzione tecnologica – consentono l’operatività sulla linea e sulla marcia del treno anche attraverso gli impianti sistemati a terra.