Bologna, il super computer che guida i treni
E’ stato il più importante aggiornamento tecnologico in cinquant’anni per la stazione di Bologna Centrale. Tanto da rendere necessaria per diverse ore la sospensione totale della circolazione dei treni. Ma alla ripresa della circolazione ferroviaria, lo scalo bolognese si è trovato completamente cambiato, con l’attivazione del nuovo Apparato centrale computerizzato (Acc).
“Una svolta epocale per Bologna Centrale”, affermano le Ferrovie dello Stato. “Dopo circa 60 anni l’informatica sostituisce la tecnologia elettromeccanica in esercizio. Sono state concluse, secondo programma, tutte le attività dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana per attivare il nuovo ACC che, da oggi, coordinerà i flussi di traffico del più importante nodo ferroviario d’Italia”.
L’Apparato centrale computerizzato sarà in grado di gestire 1.200 treni al giorno, rispetto agli attuali seicento: circa 440 tecnici di Rfi e delle ditte esterne hanno collegato al nuovo apparato scambi, segnali e sensori, utilizzati per il controllo e la gestione del traffico ferroviario.
Nel dettaglio, sono stati configurati circa 320 scambi, attivati 380 nuovi segnali e rimossi 125 segnali di vecchia generazione. Inoltre, sono stati connessi con il sistema 400 nuovi sensori (circuiti di binario), che sono in grado di percepire la presenza dei treni sulle rotaie e conseguentemente di trasmettere le informazioni al computer centrale.
Il nuovo sistema informatico, spiega la nota di Fs, controllerà e gestirà tutti i segnali, gli scambi e i sensori collegati con i binari della stazione e garantirà il miglioramento della qualità del servizio, in termini di efficacia e regolarità, consentendo un aumento della potenzialità (cioè delle quote di traffico) della stazione.
In questa fase di rodaggio del nuovo Acc, che si protrarrà per alcuni giorni, potranno verificarsi – avverte Fs – limitate ripercussioni sulla regolarità del traffico ferroviario.