Cargo di una volta: le mitiche locomotive E636
Le prime locomotive E636 furono consegnate alle Fs nel 1940, in un momento assai particolare per l’Italia e per il mondo intero. Le contingenze imposero infatti a queste gloriose macchine, che hanno da poco superato i 70 anni di età, il traino di trasporti militari e di materiale bellico in genere. Con la normalizzazione del traffico ferroviario, le E636 passarono ai treni merci più pesanti e ai viaggiatori diretti e direttissimi a forte composizione e con numerose fermate intermedie. Le loro capacità furono ampiamente dimostrate e sfruttate sulle linee di valico. Le triple trazioni sulle rampe del 30 per mille del Frejus, i traini in doppia sul Brennero e le spinte in coda ai treni sulla Pontremolese La Spezia-Parma, nonché sulla Milano-Chiasso ne sono gli esempi più significativi.
Costruite in 469 unità dal 1940 al 1962, le E636 erano dotate di sei motori di trazione della potenza complessiva di 2.100 kW e potevano raggiungere dai 110 ai 120 km/h secondo il rapporto di trasmissione. Inizialmente destinate ai treni passeggeri, con l’avvento di mezzi più moderni e potenti queste macchine vennero presto relegate ai treni locali, tranne qualche convoglio più impegnativo preso in carico come “tappabuchi” di turno. Ma si rifecero nel settore merci. Proprio i servizi in tripla trazione sul Frejus – due locomotive in testa e una in coda – sono ricordati come la prestazione più caratteristica e spettacolare delle E636. Anche la più impegnativa. Quando un treno ha in testa più di una locomotiva, la guida deve essere particolarmente curata per evitare che equivoci o malintesi nella manovra dei comandi possano provocare danni anche gravi. Nel caso dei treni merci effettuati dalle E636, i macchinisti della seconda macchina di testa e quelli di coda dovevano controllare in modo costante gli strumenti (manometro del freno, amperometro dei motori) per accorgersi in tempo di eventuali variazioni di marcia.
Eccetto le unità considerate rotabili storici e utilizzate per treni dimostrativi le E636 non circolano più sulle reti dell’infrastruttura nazionale dal 2006 dopo aver rappresentato, assieme a pochi altri modelli, la spina dorsale della trazione Fs. (foto www.photorail.com)
Vincenzo Foti