FerCargo chiede “un patto per le mercintreno” per lo sviluppo del sistema in un contesto intermodale
Le esigenze del settore ferroviario, messo a dura prova dalle contingenze internazionali, sono state al centro dell’intervento del’associazione FerCargo all’edizione 2022 di Mercintreno. Dagli aumenti straordinari del costo dell’energia ai rischi di perdita di competitività del settore nei confronti dell’autotrasporto, ma anche la prospettiva che vede le imprese ferroviarie energivore di fatto ma non di diritto.
Tutte le imprese hanno subìto un incremento del +500% sul costo dell’energia ma il settore ferroviario non viene considerato energivoro: “Questa contraddizione deve essere risolta al più presto in quanto le imprese ferroviarie, pur essendo i primi consumatori di energia elettrica, non possono accedere ai contributi spettanti alle società energivore. In questo scenario è assolutamente importante integrare gli interventi di supporto al settore”, scrive l’associazione.
“Sviluppo del sistema ferroviario è obiettivo dell’intero Paese”
Si richiede poi lo sconto sui carburanti destinato al settore ferroviario, cancellato con il Decreto Rilancio per il solo settore ferroviario, e sostituito da un regime straordinario che, “stando alle prime informazioni sulla Legge di Bilancio 2022, si ridurrà dal primo dicembre dall’attuale sconto di 30,5 centesimi, ad uno di € 12,20. La misura non intacca l’autotrasporto ma pesa sul settore ferroviario dal momento che sulle tratte non elettrificate, e nell’ambito della manovra ferroviaria, le Imprese sono obbligate ad utilizzare locomotive diesel”.
Su queste e molte altre esigenze FerCargo ha quindi proposto agli stakeholders un patto per le mercintreno che faccia prendere consapevolezza che “lo sviluppo del sistema ferroviario, nel contesto di una razionale integrazione intermodale, è un obiettivo non solo del settore ma dell’intero Paese. Ciò mentre si darà attuazione al PNRR che rappresenta una opportunità straordinaria di sviluppo della logistica nazionale ma che richiede un governo del processo che ne sappia gestire la complessità”.