L’UE approva proroga degli incentivi italiani per il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia
La Commissione Europea ha approvato la proroga fino al 2027 degli incentivi italiani finalizzati a incoraggiare il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia.
Il provvedimento, originariamente approvato dalla Commissione nel dicembre 2016, già prorogato nell’ottobre 2017 e poi nel novembre 2019, era in scadenza a dicembre 2022, ma l’Italia ha notificato a Bruxelles l’intenzione di volerlo estendere al 2027 con una dotazione ulteriore di 200 milioni di euro, per un bilancio complessivo di 500 milioni di euro.
La nota che sta circolando in questi giorni – si legge in una nota diffusa da FerCargo – non precisa quale sia l’incentivo oggetto di proroga, ma alcuni riferimenti normativi e il fatto che ne venga sottolineata l’appropriatezza nel sostenere il trasporto ferroviario merci in particolare al Sud lasciano supporre che si tratti della cosiddetta Norma merci (o Sconto traccia, o Sconto pedaggi), misura volta a compensare gli extra-costi di accesso all’infrastruttura ferroviaria (in particolare nelle regioni meridionali)
Fercargo chiede di aumentare lo stanziamento
L’Associazione delle imprese ferroviarie esprime grande soddisfazione per la proroga di una misura che incoraggia il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia: la norma – spiega Fercargo – ha infatti consentito il rilancio del trasporto ferroviario delle merci in Italia e la sua proroga consente al settore di avere una prospettiva in linea con gli obiettivi green del PNRR e del Fit for 55.
L’Associazione chiede però un intervento dell’Esecutivo in quanto l’aumento stimato dei volumi del traffico ferroviario in Italia, in linea col trend europeo, riduce la quota parte del contributo destinato alle Imprese Ferroviarie e il settore rischia di perdere la propria competitività.
Alla luce dell’evoluzione del contesto, dunque, Fercargo chiede di incrementare lo stanziamento della norma merci e passare dagli attuali 100 milioni ad almeno 150 milioni di euro l’anno fino 2027, tenuto anche conto che l’aumento del 500% del costo dell’energia sta mettendo in enorme difficolta soprattutto le imprese ferroviario del trasporto delle merci.