Castelli: niente aumenti ai biglietti, prima treni nuovi
“Prima mettiamo i treni nuovi e poi pensiamo ad aumentare le tariffe”. E’ la risposta di Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, , all’Ad di Ferrovie, Mauro Moretti, che aveva lamentato il “costo esiguo dei servizi in Italia”, e cioè che i treni costano troppo poco.
Moretti aveva sottolineato che “le tariffe sono amministrate e non legate al mercato. I soldi impiegati dallo Stato servono per compensare la differenza del costo dei servizi, quindi servono per la gestione corrente e non vanno in conto capitale per gli investimenti. I biglietti ferroviari devono costare come in Europa ma in alcuni casi ci vorrebbe un aumento del cento per cento”.
Castelli ha risposto ricordando che il Governo ha stanziato “960 milioni per i treni, ma non ce li danno prima di ventiquattro mesi. Se diciamo ai pendolari che raddoppiamo le tariffe ferroviarie ci rincorrono con il forcone”.
Castelli è intervenuto al trentaseiesimo convegno nazionale ‘Ingegneria e impiantistica italiana’, organizzato da Federprogetti. “Oggi”, ha concluso il viceministro, “c’è una domanda sui treni pendolari del 250%, e sono treni sporchi e che arrivano in ritardo. Quindi, prima di pensare a degli aumenti dobbiamo avere treni nuovi”.