Compagnie merci, 15mila addetti a rischio senza aiuti
Crisi delle compagnie merci: trasporti in calo per via dei cantieri, perdite economiche e lavoratori a rischio. Fermerci: “Serve fondo aiuti”
Compagnie merci e crisi del trasporto ferroviario: a rischio compagnie e lavoratori. I problemi sono principalmente dovuti a cantieri e interruzioni che decimano il traffico via rotaia.
Compagnie merci, crisi e rischi per i lavoratori
Non è un periodo facilissimo per le compagnie che si occupano di trasportare merci su rotaia. Le interruzioni delle linee, le deviazioni di percorso (con conseguenti allungamenti dei viaggi e aumenti dei prezzi) e la presenza dei numerosi cantieri del Pnrr stanno creando numerosi problemi al settore del cargo ferroviario. I cantieri, che rimarranno almeno fino al 2026, hanno già dato un forte taglio alla capacità del trasporto ferroviario di più del 50% solo quest’anno. Durante i mesi estivi, si è arrivati a diminuzioni anche del 60% rispetto ai numeri previsti. Il peggio deve ancora venire: si sa già che l’anno prossimo le interruzioni aumenteranno ulteriormente. Le previsioni per la fine del 2024 stimano un calo del 6,7% di traffico, con una perdita economica intorno ai 90 milioni di euro di fatturato per l’intero settore del trasporto merci. Anche il traffico ferroviario nei porti marittimi non sorride: -5% dopo la crisi del Mar Rosso.
Fermerci: “Serve fondo complementare”
Fermerci, associazione di sistema che rappresenta tutto gli attori del settore logistico ferroviario quali ad esempio Mercitalia, del Gruppo Fs, Medway di Msc e le compagnie dei gruppi Autobrennero, Gts Rail, Hupac, CargoBreamer etc, ha già elaborato una possibile soluzione. La proposta è quella di creare un fondo complementare che sostenga le compagnie del trasporto merci sulla strada della transizione infrastrutturale. Fermerci ha quantificato in 42 milioni di euro l’anno (fino al 2027 circa) la cifra del contributo pubblico necessario per garantire la sopravvivenza delle imprese.
Il decreto omnibus, attualmente in fase di conversione, ha contribuito ad addensare le nubi su una situazione già di per sé poco serena. Tale provvedimento, infatti, prevede il taglio di 55 milioni di euro di contributi pubblici destinati quest’anno al trasporto ferroviario merci. Clemente Carta, presidente di Fermerci, ha voluto commentare questa decisione in prima persona, definendola “un colpo basso”, e prevedendo “una forte riduzione delle risorse per i nuovi carri e locomotive del trasporto merci, che necessariamente comprometterà seriamente la capacità operativa e finanziaria delle imprese“.
L’inversione di marcia
Lo scorso anno, erano state approvate delle misure incentivanti dalla Commissione Europea che avevano portato le aziende del settore a pianificare investimenti importanti. “Questi 700 milioni sono stati utilizzati per acquistare 196 nuove locomotive. Poi, il taglio inaspettato dei fondi mette a rischio lo sviluppo dei progetti necessari per la modernizzazione del settore e la transizione verso il trasporto sostenibile a basse emissioni di carbonio”, sono le parole di Clemente Carta a riguardo.