Federconsumatori a Fs: male il rimborso dei ritardi
Federconsumatori chiede un incontro urgente con Trenitalia per rivedere il meccanismo dei rimborsi in caso di ritardo dei treni. La mossa prende spunto dagli inconvenienti tecnici verificatisi stamani sulla Direttissima Roma-Firenze all’altezza di Settebagni (dovuti a furto di rame), che hanno causato ai vari Frecciarossa ritardi fino a 40 minuti.
Secondo Federconsumatori “i gravi ritardi registrati oggi pongono problemi non solo di ovvio e dovuto risarcimento per i passeggeri coinvolti, ma sottolinea ancora una volta che è giunto il momento di modificare completamente il Regolamento relativo ai rimborsi dei biglietti ferroviari”.
Il regolamento è il 1371/2007, varato dalla Comunità Europea e adottato da Trenitalia in coincidenza con l’entrata in vigore dell’orario invernale del 13 dicembre 2009, con il quale si completava l’asse Alta Velocità Torino-Milano-Napoli (e si ritoccavano le tariffe).
“Trenitalia – prosegue Federconsumatori – con la scusa di applicare il Regolamento Europeo che pone garanzie minime per i rimborsi alla luce dei Paesi nuovi entrati nella Comunità, ha licenziato, modificando completamente il vecchio sistema, un nuovo Regolamento molto negativo relativamente ai rimborsi”. Prima, il rimborso era del 50% per i treni Eurostar (ritardo superiore ai 25 minuti), del 30% per gli Intercity (ritardo superiore ai 30 minuti) e del 20% per Espressi e Ic Notte (ritardo superiore ai 60 minuti). Adesso, indipendentemente dal tipo di treno, ci vogliono dai 60 ai 119 minuti per ottenere un rimborso del 25% e almeno i 120 minuti per riavere indietro metà prezzo del biglietto.
“A tale proposito invece – fa notare Federconsumatori – Paesi a noi vicini come Spagna e Francia hanno mantenuto i vecchi e più favorevoli regolamenti, a differenza dell’arrogante condotta di Trenitalia”.