Fercargo: Cacciapuoti, rendere il trasporto su ferro più competitivo
“Per vincere la concorrenza della strada bisogna abbattere le barriere che ci impediscono di essere competitivi”. Questo l’intervento di Francesco Cacciapuoti, vice presidente di Fercargo, entrato con l’ultima assemblea nel Comitato Esecutivo, e Direttore Generale dell’Interporto Servizi Cargo S.p.A., al Forum di Mercintreno.
“Se non c’è aderenza al mercato e per aderenza intendo il superamento della rigidità del trasporto su ferro, non c’è competitività del trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma”, ha aggiunto. Il vice presidente di Fercargo ha fatto poi degli esempi concreti: “La richiesta di una fideiussione bancaria del 40% del valore del contratto annuale di utilizzo dell’infrastruttura, è oggi una barriera insostenibile per le piccole imprese ferroviarie che si affacciano a questo mercato, soprattutto in un periodo di crisi del credito come questo, così la richiesta di determinare le tracce nel mese di aprile per l’orario che andrà in vigore a gennaio dell’anno prossimo. Oggi il mercato presenta una tale incertezza da impedire all’impresa cliente anche alla più volenterosa di programmare a così lunga scadenza e l’impresa ferroviaria a sua volta non è in condizioni di sottoscrivere le tracce, esponendosi al rischio di incorrere in pesanti penali se non sarà in grado di garantire il traffico per le turbolenze del mercato. Sono regole che sembrano disegnate per un mondo che viaggiava a una velocità diversa e che oggi non sono più sostenibili – osserva ancora Cacciapuoti -. Vorrei però precisare che la critica è rivolta al sistema e non al Gestore dell’Infrastruttura RFI per le imprese ferroviarie è vitale l’esigenza di aumentare la velocità di risposta ai propri clienti, altrimenti la concorrenza stradale vincerà sempre”.
Per Cacciapuoti e Fercargo la soluzione può venire dalla Autorità dei Trasporti appena costituita, alla quale deve essere affidato il processo di redazione e aggiornamento del PIR (Property Irregularity Report), e che rappresenta un soggetto terzo, indipendente, in grado di scrivere regole più consone alle esigenze delle imprese e che contemporaneamente favoriscano la collaborazione tra soggetti.