FerCargo: il ruolo delle imprese private su ferro nei porti
Più spazio alle imprese private di trasporto ferroviario merci nei porti italiani. Se ne è discusso alla terza edizione del “Port&ShippingTech” di Genova, dove il vicepresidente di FerCargo Guido Porta ha illustrato il ruolo e le proposte dei nuovi protagonisti del settore, che premono di entrare sulla scena della liberalizzazione.
“Il traffico merci originato dai porti è senza dubbio estremamente interessante per tutte le imprese private associate a FerCargo” ha dichiarato Porta inaugurando il suo intervento. Così come lo sono le infrastrutture portuali delle diverse aree italiane: il Nord Ovest con Genova, La Spezia e Savona; il Nord Est con Venezia, San Giorgio Di Nogaro, Monfalcone e Trieste; l’area Tirrenica con Livorno, Civitavecchia, Napoli e Gioia Tauro e infine l’Area Adriatica con Ravenna, Bari e Taranto.
Ecco la ricetta di FerCargo: prima di tutto, l’elettrificazione dei binari fino all’interno del porto (come previsto per Genova). Poi, il prolungamento dei binari laddove possibile. Infine, l’integrazione delle strutture portuali con quelle ferroviarie e retroportuali, creando terminal condivisi. Porta sostiene che “anche i servizi vanno tenuti in alta considerazione, per esempio semplificando i servizi di manovra, rendendo più accessibili i costi per l’accesso ed eliminando situazioni di esclusiva nella gestione del servizio di manovra stesso”. Per ottenere questi risultati però occorre che le imprese rappresentate da FerCargo abbiano più voce in capitolo nei Comitati Portuali. Molto importanti, secondo Porta sono anche i vincoli in concessione a favore della ferrovia, l’adozione di una tassa per i camion in uscita dall’area portuale e l’acquisto, da parte delle Autorità Portuali, di rotabili per i servizi di trazione, come si sta verificando a Savona. “Genova, La Spezia e Savona” conclude Porta “hanno dimostrato che è possibile aumentare i volumi trasportati su rotaia in entrata e in uscita dai porti. E, certo, se tutti i principali porti adottassero misure di questo genere, sia il trasporto marittimo che quello ferroviario otterrebbero notevoli vantaggi e incrementi di traffico”. (foto www.photorail.com)