Ferrovie, Giachino: priorità per la logistica
Nel corso della visita al cantiere Av di Torino Porta Susa, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha sottolineato che le ferrovie ”nel nuovo piano nazionale della logistica avranno un posto molto importante. Bisogna che Moretti dia una mano al Paese per far funzionare meglio il sistema dei pendolari ed il sistema merci”.
E la risposta di Moretti non si è fatta attendere. Stop agli sprechi e ai doppioni, basta con la duplicazione dei sistemi che drenano risorse e non generano ricchezza e un taglio netto ai servizi non più economicamente sostenibili. Sono questi i tre punti toccati dall’Ad delle Ferrovie dello Stato durante il suo intervento al 55esimo congresso nazionale degli ingegneri. “Non ha senso – sostiene Moretti – mantenere 110 porti perché 100 di questi divorano risorse senza generare ricchezza. La stessa cosa vale per i 100 aeroporti, così come i bus, più le ferrovie nelle campagne, che viaggiano vuoti. I soldi che si buttano via nella gestione di cose che non servono fanno mancare le risorse per gli investimenti”. Secondo Moretti bisognerebbe “selezionare quei sistemi che sono in grado di produrre sviluppo e crescita ed avere il coraggio di chiudere quelli che non sono economicamente sostenibili”. A questo proposito l’amministratore delegato delle Ferrovie ha evidenziato che la chiusura di 50-60 scali merci (molti al Sud) su un totale di 800 ha reso disponibili 3,5 miliardi per treni pendolari e per l’Alta Velocità. Per quanto riguarda quest’ultimo settore e non solo, le Fs si stanno orientando verso la Direttiva Ue del 2004, in base alla quale, in presenza di un mercato competitivo, anche un’azienda pubblica può procedere con l’affidamento diretto delle commesse.