Ferrovie: Hupac, traffico in flessione del 10,7%
Nel 2012 l’operatore svizzero del trasporto combinato Hupac ha trasportato su rotaia un totale di 646.214 spedizioni stradali. Il risultato si traduce in una flessione del 10,7%. riconducibile alla debole domanda determinata dall’attuale crisi economica in Europa e particolarmente in Italia. Sul traffico transalpino attraverso la Svizzera hanno inoltre inciso le interruzioni sulla linea del Gottardo. Le frane cadute nei pressi di Gurtnellen nei mesi di marzo, giugno e novembre hanno infatti imposto il blocco totale della linea ferroviaria per poco meno di 40 giorni. Nonostante le deviazioni operate sulla linea del Lötschberg/Sempione, questi eventi hanno da soli comportato una perdita di volume del 6% su base annuale. Una parte dei trasporti perduti su strada non ha finora potuto essere recuperata. Altre limitazioni sono provenute dai lavori di costruzione in corso sull’asse del Lötschberg/Sempione. Nel complesso, il segmento del traffico transalpino attraverso la Svizzera ha dunque segnato un calo del 12,4%.
Nel traffico transalpino attraverso l’Austria, Hupac ha potuto registrare una lieve crescita dello 0,7%, resa possibile dall’efficiente corridoio di 4 metri che consente di trasportare i moderni semirimorchi di grandi dimensioni con altezza laterale di 4 metri. Un’evoluzione negativa ha penalizzato anche il traffico non transalpino con un calo del 9,9%. Va citato un consolidamento dell’offerta nel segmento del traffico di import/export tra i porti nordeuropei e la Svizzera. Sulle direttrici Benelux-Austria/Ungheria/Romania, Benelux-Polonia/Russia e Belgio-Francia/Spagna la recessione è risultata relativamente moderata.
I mercati volatili richiedono un rapido adeguamento Hupac si è preparata per tempo alla recessione congiunturale rendendo più razionale l’offerta di mercato mediante una moderata riduzione della circolazione dei treni su alcune tratte. Si è inoltre proceduto alla sospensione di alcune linee non rimunerativi in regioni periferiche. Sul piano dei costi, Hupac ha ridotto la propria flotta di carri e adeguato le capacità dei terminal.
“I mercati volatili sono la nuova normalità“, afferma Bernhard Kunz, direttore di Hupac. Anche il sistema ferroviario deve tenerne conto se non vuole restare indietro rispetto al più flessibile sistema di trasporto su strada.
“Dobbiamo sfruttare ogni opportunità per aumentare la produttività e abbattere i costi. Imprese ferroviarie, operatori, terminal: ognuno deve dare il suo contributo. Anche gli Stati hanno degli importanti compiti da assolvere, ad esempio in materia di interoperabilità e di vigilanza sul mercato”.