Ferrovie: il futuro del trasporto merci nella riunione Fercargo
L’Assemblea annuale dei soci Fercargo si è riunita a Roma per discutere del futuro del trasporto ferroviario delle merci in Italia. Hanno partecipato tutti i principali stakeholders istituzionali e tutte le imprese ferroviarie. Fra i relatori il presidente dell’Autorità dei Trasporti Andrea Camanzi, il direttore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria Amedeo Gargiulo, il direttore esercizio di Rete ed Area Commerciale di RFI Orazio Iacono e il Ministero dei Trasporti con l’intervento del direttore Generale Antonio Parente.
L’associazione presieduta dal presidente Giacomo Di Patrizi ha ricevuto l’adesione da altre due società operanti nel settore del cargo ferroviario: Ferrotramviaria s.p.a. e Ferrovia Adriatico Sangritana. FerCargo è costituita da 15 II.FF., rappresentando la quasi totalità delle II.FF. indipendenti dal gruppo FSI ed oltre il 33 % del mercato del trasporto ferroviario merci in Italia.
Di Patrizi ha presentato un documento riassuntivo della posizione dell’associazione FerCargo sulle attuali difficoltà del sistema e le proposte di immediato intervento, per il rilancio del settore in grande difficoltà, relative alle seguenti aree tematiche: accesso infrastruttura ferroviaria, normativa e regolazione, normative sicurezza ferroviaria, normativa e indirizzo politico.
Per Fercargo gli interventi necessari sono i seguenti: armonizzazione della normativa sulla sicurezza ferroviaria nazionale con quella europea e la revisione delle modalità di rilascio ed estensione del Certificato di Sicurezza; interruzione o modifica immediata dell’attuale modalità del contratto di servizio per il trasporto ferroviario delle merci in base all’istituto del servizio universale, con il necessario coinvolgimento di tutte le II.FF.; miglioramento delle condizioni di accesso ed utilizzo dell’Infrastruttura Ferroviaria attraverso una revisione generale di molti istituti presenti nel Prospetto Informativo delle Rete; interventi sull’infrastruttura ferroviaria tesi a migliorare la capacità di trasporto di merci per singolo convoglio sulla rete, in particolare finalizzati alla riclassificazione delle linee ferroviarie al fine di massimizzare la prestazione (esempio passaggio di convogli di 750 metri di lunghezza e peso trainato 2000 t, profilo P80/400 per il trasporto di semirimorchi, etc.).
Le proposte di FerCargo sono state discusse fra i partecipanti al fine di trovare una soluzione condivisa fra tutti gli attori del sistema e lavorare al rilancio del settore ferroviario merci. Il comparto dal 2007 al 2013 ha perso oltre il 40% dei volumi di traffico, sia per quanto riguarda i Treni-km sia per quanto riguarda le tonnellate Trasportate, e a differenza delle altre modalità di trasporto merci, non è stato in grado di recuperare minimamente il traffico perso.
Da Fercargo è arrivata la richiesta rivolta a tutti gli attori coinvotli “per uno sforzo immediato e comune, necessario a rilanciare il trasporto ferroviario delle merci”.
Fercargo raccoglie le imprese ferroviarie private operanti nel settore cargo ferroviario (Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, GTS Rail, Interporto Servizi Cargo, Hupac, Fuorimuro, InRail, Nordcargo, Oceano Gate, Rail Cargo Italia, Rail Traction Company e SBB Cargo Italia).