Ferrovie: il sindacato Orsa sostiene il ddl che ripristina il requisito pensionistico
Sul disegno di legge 985, attualmente in discussione al senato, il sindacato Orsa esprime il proprio consenso per il ripristino del requisito pensionistico, appannaggio del personale ferroviario di esercizio, al quale il Governo Monti soppresse i diritti acquisiti da oltre 40 anni, portando il limite da 58 a 67 anni di età.
“Nel disinteresse generale dei partiti – si legge nel comunicato diffuso dal sindacato – si sono negate a macchinisti, capi treno, personale di manovra (compresi traghettatori / polifunzionali), formatori treno e personale navigante la gravosità, la pesantezza ed il rischio insito nel proprio lavoro. L’Orsa, sin dall’approvazione della Finanziaria 2012, ha attivato iniziative di sciopero e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei lavoratori su questo vero e proprio “golpe previdenziale” interessando la politica e le istituzioni affinché si ponesse rimedio ad una norma iniqua, pericolosa per la sicurezza del trasporto ferroviario, penalizzante per il lavoro e foriera di rischi occupazionali per i ferrovieri, giudicati inidonei dopo anni di un’attività la cui usura e stress psico-fisico sono unanimemente riconosciuti. Ora, la comprensione dell’iniquità patita dai ferrovieri sta creando le condizioni per una battaglia parlamentare che noi sosteniamo con forza per tutti questi profili, indipendentemente dall’impresa ferroviaria dove operano, perché la gravosità di un lavoro, che in nessun altro Paese Europeo prevede la pensione in età così avanzata, non può essere circoscritta né condizionata dalle dipendenze di alcuna Società”.
L’Orsa sta sostenendo l’iniziativa legislativa attraverso la mobilitazione dei lavoratori ed una raccolta firme che sta toccando le 3.000 adesioni di personale ferroviario appartenente a tutte le categorie, dimostrando la coesione e la condivisione su una proposta di legge che non differenzia lavoratori e professionalità diverse,tutte egualmente usuranti e gravose. Le firme raccolte verranno consegnate nei prossimi giorni al relatore della legge ed inviate in copia a tutte le forze politiche perché si assumano, nelle aule parlamentari, le responsabilità che ad esse competono.