Ferrovie italiane: estate di successi e insuccessi
Anche quest’estate le ferrovie italiane, a breve e a lunga percorrenza – al di là del boom delle frequentazioni e delle orgogliose dichiarazioni di Moretti – hanno dovuto fare i conti con disservizi che continuano ad allarmare gli utenti. Nel complesso, il servizio è più curato che in passato ed è migliorata anche la gestione delle avarie tecniche da parte del personale di bordo (i macchinisti vengono addestrati in modo da poter riparare, entro certi limiti, un Eurostar in dieci minuti). Inoltre, gli orari dei treni sono studiati in modo da assicurare, in caso di estrema necessità, la prosecuzione del viaggio con altri treni il più celermente possibile.
Ma i problemi di regolarità e sicurezza persistono e lo dice la cronaca dell’ultimo mese. Il 9 agosto, dopo un’ispezione alla stazione di Potenza, l’assessore regionale alle Infrastrutture Rosa Gentile parla di ”condizioni igieniche dei vagoni non sufficienti” e definisce “intollerabili” quelle delle ritirate (la Regione Basilicata ha già applicato una sanzione a Trenitalia).
Il 17 agosto a Genova, sul tavolo del procuratore Francesco Lalla, piove un esposto dei pendolari circa i disservizi degli Intercity 504 Livorno-Torino e 658 Livorno-Milano tra il capoluogo e La Spezia. Il portavoce del comitato dei pendolari liguri Carlo Palmieri e il presidente di Assoutenti Furio Truzzi hanno presentato una denuncia sottoscritta da 320 viaggiatori.
Il 19 agosto l’Eurostar Av 9452 Roma-Verona si pianta per due ore in galleria vicino a Firenze: il convoglio è stato poi trainato fino alla stazione Rifredi, dove i passeggeri sono stati fatti salire su un altro treno.
Al Sud, sulla direttrice Battipaglia-Reggio Calabria hanno pesato il deragliamento di un treno regionale a pochi chilometri da Lamezia Terme la sera del 2 agosto (nessun danno, né vittime), un serio guasto alla linea aerea di alimentazione elettrica tra Capaccio e Agropoli il giorno 23, che ha fatto registrare ritardi medi compresi fra i 40 e i 60 minuti, e il blocco di un’automotrice Diesel sulla Jonica all’altezza di Palizzi (Reggio Calabria) il 24 agosto: motore fuso. In quest’ultimo caso, un passeggero ha scritto che secondo il personale il treno presentava problemi già alla partenza e che difficilmente sarebbe arrivato a destinazione. Morale, cinque ore per 150 chilometri. Vincenzo Foti