Ferrovie: nel 2016 crescita del 25% per le imprese Fercargo
Nel 2016 il traffico prodotto dalle imprese ferroviarie rappresentate da FerCargo è cresciuto di circa il 25%, determinando una crescita complessiva dell’intero comparto di circa il 6% rispetto al 2015, anno che ha segnato l’inversione di tendenza con lieve ripresa del traffico. Questo risultato posiziona tutte le imprese ferroviarie del settore merci indipendenti da Trenitalia, su circa il 45% del mercato nazionale.
A questo dato, riferito al numero di treni-km effettuati sul territorio nazionale, si aggiunge il ruolo delle imprese ferroviarie aderenti in FerCargo nel trasporto internazionale: queste ultime rappresentano il 62% del mercato rispetto al 38% rappresentato da Trenitalia e sue imprese controllate (il dato è riferito al numero di treni in arrivo, partenza e transito).
Il presidente Giancarlo Laguzzi ha spiegato che questi rappresentano i primi effetti della “cura del ferro”, avviata circa un anno fa dal ministero dei Trasporti, esprimendo apprezzamento per le azioni finora in campo che hanno consentito questo risultato, “tuttavia – ha sottolineato – rimangono ancora diversi ostacoli che impediscono un concreto rilancio del cargo ferroviario nazionale, tale da rimanere in termini di quota modale ancora molto al di sotto della quota europea e lontano dai volumi di traffico prodotti in Italia fino al 2007”.
Secondo Laguzzi, meritano attenzione e intervento da parte del legislatore diversi temi come il sostegno alla formazione del personale di condotta treno: una argomento che riguarda l’altissima richiesta di personale specializzato e abilitato alla condotta treno da parte delle imprese ferroviarie. La stima di FerCargo per le sole imprese aderenti riguarda un fabbisogno per il prossimo biennio di almeno 400 addetti.
Ma anche l’adozione del modulo di condotta ad Agente Solo: in questo caso l’Italia, secondo l’associazione, deve adeguarsi al modello presente in tutti gli altri Paesi in Europa, permettendo un aumento dell’efficienza e una riduzione dei costi e quindi dei prezzi al cliente, stimata intorno all’8%.
Fercargo chiede anche l’istituzione di agenzie per lavoro interinale del personale di condotta treno, sempre in adeguamento ai modelli presenti in altri paesi europei. E, infine, l’utilizzo nel più breve tempo possibile dell’aumento del peso rimorchiato a 2000 tonnellate, ovvero sfruttare gli importanti investimenti e interventi infrastrutturali programmati e avviati dal ministero dei Trasporti a partire dal 2015, che completano l’adeguamento agli standard europei dell’infrastruttura ferroviaria italiana.
Questi temi saranno oggetto di discussione del convegno FerCargo che si svolgerà nella prossima primavera.
A FerCargo aderiscono diverse imprese ferroviarie operanti nel settore del trasporto merci, indipendenti dal Gruppo FSI: Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail Italia, DB Cargo Italia, Dinazzano PO, Ferrotramviaria, Furorimuro, GTS Rail, Interporto Servizi Cargo, Hupac, InRail, Oceanogate, Rail Cargo Italia, Rail Traction Company, SBB Cargo Italia e Trasporto Unico Abruzzese.