Ferrovie: nuovi treni per i pendolari. In calo l’età media dei convogli
In arrivo nuovi treni per i pendolari. Lo rileva il rapporto Pendolaria di Legambiente presentato oggi a Palermo. Anche che l’età media dei convogli sulla rete ferroviaria regionale sta calando, in particolare al nord e nel centro Italia: è arrivata a 15,4 anni, grazie al trend iniziato negli scorsi anni con l’immissione di nuovi convogli di Trenitalia.
Con gli investimenti realizzati da alcune Regioni sono entrati in esercizio circa 450 treni nuovi, in particolare in Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna (l’unica Regione, insieme alla Valle d’Aosta, dove in questi anni è stata effettuata una gara per scegliere il gestore del servizio ferroviario regionale), Provincia di Trento, Lazio e Campania. E gli investimenti decisi nella XVII legislatura stanno permettendo, complessivamente nel quadriennio 2017-2020, l’entrata in circolazione di 210 nuovi treni.
Per quanto riguarda gli Intercity, si stanno investendo 300 milioni tra revamping e la riconversione dell’intera flotta. Tra le diverse parti d’Italia perdurano, tuttavia, differenze enormi nella qualità e nell’offerta del servizio ferroviario.
In alcune aree il servizio è tra i più competitivi al mondo, come tra Firenze e Bologna dove l’offerta, per quantità e velocità dei treni, non ha paragoni in Europa; ma fuori dalle direttrici principali dell’alta velocità e dalle Regioni che in questi anni hanno investito, la situazione del servizio – denuncia il rapporto – sta peggiorando, con meno treni in circolazione e, di conseguenza, meno persone che prendono il treno. In particolare il Meridione continua a soffrire di un’assenza di progetto.