Flc: 120 milioni per la conversione strada-rotaia
120 milioni di euro a disposizione degli operatori disposti a fare la “conversione” delle merci dalla strada alla rotaia. E’ la cifra stimata come necessaria per l’Italia dal Freight Leader Council, l’associazione che riunisce i maggiori operatori del trasporto merci. Flc ne parlerà direttamente al sottosegretario Mino Giachino il prossimo 3 novembre, in un incontro pubblico.
“In Italia” spiega il documento di Flc, “soltanto il 10% circa delle merci viaggia su treno – e la quota tende a ridursi – contro una media del 15% nell’Europa dei 15”. Una stima in linea con quelle prodotte nei giorni scorsi da Federmobilità e da Confetra. “Eppure”, prosegue Flc, “un aumento del trasporto merci su rotaia migliorerebbe la sicurezza delle strade e la qualità dell’aria, consentirebbe un forte risparmio energetico, ottimizzerebbe la capacità dell’Italia di sfruttare la sua posizione geografica, aumenterebbe la capacità di trasporto della rete nazionale e favorirebbe maggiori sinergie tra le diverse modalità di trasporto, stimolando anche la crescita dei traffici nei principali porti nazionali, con importanti ricadute sul gettito erariale e sull’indotto occupazionale”.
Flc – che annovera tra i propri associati Dhl, Eni, Ibm Italia, Procter&Gamble, Rfi e Trenitalia – ricorda anche le ingenti risorse che gli altri paesi europei destinano al sostegno del trasporto intermodale ferroviario – dai 12 milioni di euro l’anno dell’Ungheria ai 160 della Svizzera – e chiede al governo “un’urgente azione di sostegno che va da misure di regolazione del trasporto stradale per ridistribuire i costi esterni del trasporto a una forma di contribuzione significativa (complessivamente circa 120 milioni di euro) a parziale bilanciamento dei costi del trasporto ferroviario, da conferire direttamente al proprietario o all’“aggregatore” delle merci che sceglie la modalità ferroviaria, almeno fino alla rimozione di quei vincoli infrastrutturali che non consentono al trasporto intermodale di essere competitivo con le altre modalità”.
In assenza di una concreta azione statale in questo senso, da rendere operativa fin dall’inizio del 2010, il documento evidenzia i rischi di una “desertificazione dei servizi di trasporto combinato nel nostro Paese, con un ulteriore gap di competitività per le imprese ed il nostro sistema dei trasporti”.
Il documento sarà sottoposto al sottosegretario ai Trasporti, Mino Giachino, nel corso di un incontro che si terrà martedì 3 novembre a Roma, presso il “Wella Studio”, in via Angelo Brunetti, 35, dalle 10.30. Il lavoro di FLC sarà illustrato da Aldo Maietta (Trenitalia), mentre le esigenze dei caricatori saranno esposte da Antonio Malvestio (Procter&Gamble), per il settore marittimo parlerà Alberto Musso (Tarros), per gli interporti Alessandro Ricci (Uir), per l’autotrasporto Fabrizio Ossani (Feder-trasporti), per gli operatori ferroviari Mario Castaldo (Trenitalia) e Giacomo Di Patrizi (Cfi). L’intervento del sottosegretario Giachino concluderà la sessione dei lavori.