Forum Ferroviario: rendere operativa l’Authority dei Trasporti
“L’operatività dell’Authority dei Trasporti non è più rinviabile. E’ impensabile che l’apertura del mercato ferroviario in Italia avvenga senza un soggetto imparziale che faccia da arbitro tra le imprese”.
Lo ha affermato il Forum del Trasporto Ferroviario, al quale aderiscono le imprese ferroviarie nate dopo la liberalizzazione, sia nel settore merci (riunite in FerCargo) che in quello viaggiatori (Arenaways, Ntv ), gli operatori logistici e i detentori di carri ferroviari storicamente impegnati nel trasporto su ferrovia (riuniti in Assoferr) e l’impresa Arriva DB che opera in Europa nel trasporto pubblico su ferro e su gomma.
“E’ una garanzia elementare per il corretto sviluppo della concorrenza, ed è la premessa indispensabile per la crescita del mercato e dell’occupazione – presegue l’organizzazione -. Ancor più in un grave momento di crisi economica”.
Il Forum del Trasporto Ferroviario valuta importante il decreto “Cresci Italia” che prevede l’istituzione di un organismo indipendente che garantisca l’effettiva liberalizzazione del trasporto ferroviario in Italia, ma, alla vigilia della discussione in Senato sul Decreto liberalizzazioni, chiede che l ‘Authority entri in funzione nel più breve tempo possibile e venga dotata di poteri realmente incisivi, con piena competenza sul settore ferroviario.
“Le due precedenti liberalizzazioni – sottolinea il Forum – telecomunicazioni ed energia, sono avvenute sotto la vigilanza di un’Authority di settore. Un organismo terzo e indipendente è presente, del resto, nella quasi totalità dei Paesi europei. Sarebbe impensabile che in Italia l’apertura del mercato avvenisse invece in assenza di un organismo arbitro. La costituzione dell’Authority non è alternativa, ma complementare alla separazione della rete che dovrà essere realizzata immediatamente dopo”.
Il Forum ritiene infatti che una effettiva liberalizzazione non possa prescindere da una netta separazione proprietaria della gestione della rete (RFI, Rete Ferroviaria Italiana) dall’incumbent ferroviario, Trenitalia.
“Solo in questo modo – fa notare FTF – si può evitare il rischio di sussidi incrociati e distorsioni del mercato, che vanificherebbero qualsiasi tentativo di liberalizzazione. Anche per il traffico merci, oggi sicuramente penalizzato, i benefici derivanti dall’introduzione di un’Authority sarebbero sostanziali. Basti pensare all’accesso ai terminal e al traffico diffuso solo per citare alcune delle criticità esistenti. Quanto al trasporto regionale, Il Forum apprezza la disposizione contenuta nello stesso decreto che prevede, alla scadenza dei contratti in essere tra Regioni e Trenitalia, l’obbligo di assegnazione mediante gara pubblica della gestione del servizio di trasporto regionale: l’introduzione della concorrenza nei servizi sussidiati porterà reali benefici a milioni di pendolari e maggiore efficienza economica per lo Stato. Oggi questo mercato è di fatto ancora monopolistico, perché non si è quasi mai fatto ricorso alla gara pubblica. A Trenitalia sono assegnati, sia nel trasporto merci sia in quello passeggeri, contributi pubblici, senza un processo di selezione competitivo. La gara – conclude – ha il merito di concentrare le risorse sull’operatore che garantisce migliore qualità e costi più contenuti”.