Fs Calabria: sciopero il 9 marzo
I ferrovieri della Calabria aderenti a Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero di otto ore per martedì 9 marzo, dalle 9 alle 17, per protestare contro i tagli ai treni a lunga percorrenza verso il Nord. Convocati da Trenitalia al tavolo delle trattative, i sindacati hanno rigettato la soluzione imposta dall’azienda confermando l’agitazione.
Giunge così al suo culmine una settimana che ha visto i lavoratori calabresi della rotaia impegnarsi in tutto il territorio regionale per difendere il diritto dei cittadini alla mobilità.
Da lunedì 1° marzo, il servizio degli Intercity Notte (e delle ‘antenne’) Reggio Calabria-Milano (752) e Reggio Calabria-Torino (768) è stato assorbito rispettivamente dagli espressi Palermo-Milano (1926) e Palermo-Torino (1944), che partono da Villa San Giovanni e offrono soltanto vetture letto e cuccetta senza posti a sedere. Per accedervi è infatti necessario pagare il supplemento per il servizio prescelto, con aggravio di costi per i viaggiatori. Inoltre, diversamente dagli Ic Notte, utilizzabili da qualsiasi stazione del percorso, sui ‘tuttoletti’ si può salire soltanto nelle fermate effettuate entro le ore 1.00.
L’Unione Nazionale Consumatori Calabria, annuncia una class action contro Trenitalia per l’insufficienza di posti determinatasi con i nuovi treni: in effetti, facendo un rapido calcolo del tipo di vetture in composizione, risultano si arriva ai 344 del Palermo-Milano contro i 614 del vecchio Reggio-Milano.
A margine di questa vicenda vanno sottolineati due elementi: il balletto di cifre e la frattura sindacale. Riguardo al primo, va precisato che i treni effettivamente sospesi oggi sono 8, perché gli altri quattro, viaggiando solo in determinati periodi dell’anno (Natale, Pasqua, estate) saranno sospesi solo nei giorni di effettiva circolazione. Pare però che, a causa di problemi alla manutenzione dei mezzi, anche alcuni convogli regionali stiano subendo temporanee sospensioni di esercizio. Circa la mancanza di unità sindacale, dall’anno scorso Uiltrasporti persegue da sola le sue battaglia contro l’irrigidimento di Cgil, Cisl, Ugl e Orsa, ma i suoi rappresentanti confidano nel buon senso. Per ora, il conforto viene dai cittadini.