Fs conferma abbonamenti su Frecciarossa e investimenti su tratte regionali
L’amministratore delegato di Trenitalia Barbara Morgante ha confermato la decisione di mantenere gli abbonamenti sui servizi Frecciarossa, secondo le modalità vigenti per ora e con alcune rimodulazioni da febbraio. Questo uno dei punti più rilevanti al termine delle audizioni svolte alla Camera e al Senato nelle Commissioni Trasporti dai tre principali soggetti coinvolti sul tema, Trenitalia, Ntv (Italo) e l’Autorità di regolazione dei trasporti.
“Staremo a vedere quale sarà la nuova impostazione degli abbonamenti prima di dare un giudizio definitivo. – è stato il commento dei senatori del Partito democratico Daniele Borioli e Stefano Esposito, membro e vicepresidente della Commissione a Palazzo Madama – Ma è un primo passo. Sarebbe molto grave se ad un’analoga determinazione non giungesse anche l’altro gestore dei trasporti ferroviari ad alta velocità che, seppure ha scontato l’iniziale ostilità del gruppo FS, oggi fruisce di una rete realizzata con i soldi dei contribuenti italiani e che sinora (come Trenitalia per la verità) ha scansato il sovrapprezzo del canone di utilizzo della AV, previsto da una legge del 2011 e mai attuato nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, i cui introiti dovrebbero essere destinati al trasporto ferroviario universale”.
Un tema, quello toccato dai senatori, che ritorna d’attualità alla luce del poco confortante quadro che l’annuale rapporto Pendolaria di Legambiente mette in evidenza circa il trasporto dei pendolari. Un rapporto che segna un divario drammatico tra la “metropolitana d’Italia” e i trenini locali, sempre meno numerosi, che si muovono sulle reti convenzionali.
“Sappiamo dell’audizione dell’amministratore delegato del Gruppo FS che si stanno muovendo investimenti importanti per migliorare la situazione – aggiungono Esposito e Borioli – Ed è già qualcosa. Ma occorre fare di più: il processo è troppo lento. Come parlamentari piemontesi non possiamo non registrare con preoccupazione la condizione del trasporto ferroviario della nostra regione. Due delle dieci peggiori linee italiane stanno in Piemonte. Mentre dai dati pubblicati il Piemonte e la Liguria sono le Regioni nelle quali è a un tempo più alto l’incremento delle tariffe intervenuto dopo il 2010 e il taglio dei treni effettuato”.
Secondo i senatori pd se si considerano le forti relazioni interregionali che, nel sud piemontese, coinvolgono le linee gestite dalla Regione Liguria con quelle gestite dalla Regione Piemonte, è facile dedurre il grave disagio che vivono i pendolari di quelle zone.
Per questo sostengono sia necessario, nelle due Regioni del Nord Ovest maggiormente interessate dalla realizzazione dei grandi corridoi ferroviari europei, che il processo di progettazione e costruzione delle linee strategiche sia accompagnato da una riqualificazione del trasporto ferroviario locale. Chiederemo perciò che il Governo si faccia promotore presso le Regioni di uno sforzo congiunto, per rilanciare tutto il trasporto ferroviario locale nell’area nordoccidentale del Paese”.