Fs: utili in crescita e tempi rispettati per il PNRR
Chiude in positivo il bilancio del gruppo Ferrovie dello Stato.
I ricavi hanno raggiunto i 13,7 miliardi di euro con una crescita del 12%. Circa un miliardo e 400 milioni in più rispetto al 2021. Positivo anche il trend dell’utile netto che ha raggiunto i 202 milioni di euro.
Ma il dato più interessante per l’Italia è indubbiamente quello relativo alle gare lanciate con i fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: 300 per infrastrutture con un investimento di 26 miliardi di euro e tutte nel rispetto dei tempi stabiliti dall’Unione Europea.
A crescere, come ha spiegato l’ad Luigi Ferraris, a margine dell’approvazione da parte del Cda della relazione finanziaria annuale del Gruppo Fs avvenuta il 6 aprile, sono soprattutto i margini operativi, con EBIT e EBITDA che nel 2022 sono aumentati rispettivamente del 36% e del 17% e, al netto dei ristori Covid ridotti di circa 800 milioni rispetto al 2021, addirittura del 112% e 119%.
La strategia
La nuova governance, suddivisa in quattro poli, ha dunque dato i primi frutti.
“L’EBITDA (Earning Before Interest Tax Depreciation Amortization, cioè l’ utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) è cresciuto di oltre 1,1 miliardi di euro – ha spiegato Ferraris – Chiudendo l’esercizio 2022 con un +5% di utile netto, con tutti i risultati conseguiti e le attività avviate, il Gruppo FS ha gettato una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al PNRR e le altre opere strategiche per il Paese e per favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata”.
Tra i lavori finanziati attraverso il PNRR, per i quali Fs ha rispettato la tabella di marcia, spiccano l’infrastruttura ferroviaria Napoli-Bari, l’affidamento lavori ERTMS (il sistema di segnalamento digitale europeo per la gestione del traffico ferroviario) per un valore di 3,27 miliardi di euro e quelli previsti nel piano per la linea Palermo-Catania.
In crescita anche i dipendenti, che superano ormai le 85mila unità, con una componente femminile in costante aumento.
Alla base c’è stata la forte ripresa della domanda di mobilità che Fs ha assecondato. Il 60,6% dei ricavi e il 44,5% dei costi operativi sono riconducibili ad attività ecosostenibili nel rispetto degli obiettivi europei.
Il trasporto passeggeri
Per le frecce la domanda è più che raddoppiata giungendo al +106,5%; notevole l’incremento anche per gli Intercity con +50,3% e i regionali con +39,9%. 6,9 miliardi di euro, con un incremento di 996 milioni di euro rispetto al 2021, sono stati i ricavi dei servizi di trasporto.
Il trasporto merci
45 milioni di euro la crescita dei ricavi per il trasporto merci. Le partnership con grandi player internazionali, tra cui Hupac, hanno giocato un ruolo rilevante. La crescita è stata del del 9%. Nel 2022 gli investimenti tecnici hanno toccato infatti quota 11,3 miliardi di euro (il 98% sul territorio nazionale), con particolare riferimento allo sviluppo e al rinnovo dei settori infrastruttura, trasporto e logistica.