Furti di rame in calo, ma servono ancora misure efficaci
Notizie incoraggianti nella lotta al contrasto del fenomeno dei furti di rame. L’anno da poco concluso, infatti, ha fatto registrare un calo nel numero delle sottrazioni dell’ambito metallo (-12,7%) che ha sbocco anche sul mercato nero internazionale e che, per questo, suscita l’interesse di gruppi criminali. I dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dall’Osservatorio Nazionale sui furti di rame, l’organismo istituito presso la Direzione centrale della polizia criminale a cui aderiscono tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno possibilità d’intervento a fianco delle Forze di polizia nella lotta al fenomeno. Fra questi il Gruppo Fs che più di tutti subisce le conseguenze di questa attività illecita. A fronte di un calo del 15% dei furti lungo le linee ferroviarie, rispetto al 2013, dal 2012 ad oggi le Ferrovie dello Stato registrano infatti un danno economico di oltre 26 milioni di euro, di cui oltre 12 milioni per i costi operativi (interventi tecnici, materiale sostitutivo) finalizzati al ripristino della circolazione ferroviaria. I treni coinvolti sono stati in totale stati 12.742, con ritardi complessivi pari a 145 giorni (oltre 209mila minuti di ritardo).
Una situazione che si ripercuote, poi, sulla vita degli utenti costretti ai disagi causati da ritardi e interruzione dei trasporti.
In generale, però, i furti di rame interessano anche società operanti nel settore energetico e delle telecomunicazioni, e aziende elettrotecniche ed elettroniche, con i relativi contraccolpi su altri servizi pubblici essenziali.
Per questa ragione, nonostante gli ultimi dati incoraggianti, durante l’incontro è emersa la necessità di costituire a livello nazionale un Consorzio del rame che crei un circuito utile all’attività di prevenzione e controllo da parte delle Forze di polizia, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e che renda più sicuro l’acquisto e la ridistribuzione sul mercato del cosiddetto “oro rosso”. Sul fronte internazionale, invece, è stato lanciato un modello di cooperazione di polizia, reso operativo attraverso l’istituzione di una rete denominata “Network against copper thefts” (Rete contro i furti di rame). In programma, inoltre, la creazione di una piattaforma virtuale sui furti di metallo in seno a Europol dove esperti pubblici e privati degli Stati membri possano confrontarsi sul fenomeno e sulle più efficaci modalità di contrasto.