Germania paralizzata dallo sciopero dei treni
Fermo l’80 per cento dei convogli a lunga percorrenza. Si blocca anche il trasporto merci
Lo sciopero di tre giorni iniziato ieri e che dovrebbe durare fino a venerdì alle 18,00 ha gettato nel caos la Germania. Si è già fermato l’80% dei treni a lunga percorrenza, ma i disagi, le cancellazioni e i ritardi riguardano anche moltissimi regionali. Da ieri sera, poi, è partita anche la protesta dei macchinisti dei treni merci.
Ad indire l’agitazione, che si aggiunge all’altra protesta in corso da parte degli agricoltori e che ha reso difficile anche percorrere le strade, il sindacato Gdl dei macchinisti.
Lo sciopero è scattato nel quadro delle trattative salariali con le ferrovie tedesche, su cui manca un accordo. Lo stop è previsto fino a venerdì sera alle 18, ma a dicembre la consultazione del sindacato ha fatto mergere che più del 90 per cento del personale è disponibile a scioperare ad oltranza.
Il presidente della Gdl Claus Weselsky ha lanciato un ultimatum: la lotta proseguirà senza una svolta nella disputa con le ferrovie (Db) sul rinnovo del contratto collettivo. La Gdl chiede una riduzione dell’orario di lavoro per i dipendenti a turni senza tagli agli stipendi, aumenti salariali e un bonus per l’inflazione.
Finora Db, che è di proprietà del Governo, ha respinto totalmente le richieste dei lavoratori. Una posizione che potrebbe spingere il sindacato a scioperare ad oltranza con gravissime conseguenze non solo per i passeggeri, ma soprattutto per l’economia del paese.