“In treno a 200 km/h? La prima volta nel 1939”
Dal prossimo 13 dicembre sarà possibile viaggiare da Torino a Salerno in sole 4 ore e 30. Ma l’alta velocità non è poi un’invenzione così recente: il primo treno italiano a superare la soglia dei 200 km orari, infatti, fu l’ETR 200 nel 1939. E’ quanto si può leggere nel libro di Vincenzo Foti “Dall’ETR 200 al Frecciarossa – Treni italiani ad alta velocità” (Città del Sole Edizioni).
Il volume, che sarà presentato il 7 dicembre nell’ambito della fiera della piccola editoria “Più libri, più liberi” a Roma Eur, anticipa di qualche settimana l’inaugurazione del sistema AV/AC delle Ferrovie italiane lungo la dorsale Torino-Salerno, che dal 13 dicembre 2009 sarà percorribile in 4 ore e 30 a bordo degli elettrotreni ETR 500 Frecciarossa da 300 km/h.
“Il libro”, spiega l’autore, “si propone di esaminare, sotto forma di saggio storico-tecnico con approfondimenti di carattere sociale, l’evoluzione del progetto dei treni veloci pensato dalle Ferrovie dello Stato dagli anni Trenta – periodo nel quale la velocità era vista come un mito del progresso – ai giorni nostri”.
Ma l’idea di unire l’Italia con treni ad alta velocità non è un’acquisizione dell’ultima ora: è il risultato di un obiettivo inseguito da sempre. Sfogliando le pagine del libro si possono rievocare le tappe progressive dell’introduzione dell’alta velocità in Italia: dal celebre ETR 200, che nel 1939 toccò i 203 km/h sulla linea Milano-Bologna, al Settebello degli anni Cinquanta, al Pendolino degli anni Settanta e ai moderni elettrotreni degli anni Novanta. Passando anche per altri esemplari che comunque hanno contribuito al concetto della velocità su rotaia.
Per ciascun tipo di convoglio è presente un focus sul contesto storico-sociale che ha portato alla realizzazione del mezzo, una descrizione tecnica e una panoramica sull’esercizio, compresi alcuni aneddoti sulla vita di questi treni. Completano il volume di Foti una nutrita appendice fotografica e una cronologia riepilogativa dei principali traguardi nel settore ferroviario dell’alta velocità. Una chicca per gli appassionati del genere.