Incidente Ansaldo Breda, Manfellotto: nessuna responsabilità da parte nostra
In una gremitissima conferenza stampa, di fronte a giornalisti belgie olandesi Maurizio Manfellotto ad di Ansaldo Breda, respinge e si difende dalle accuse delle società NS (olandese) e NMBS (belga) che hanno bloccato la commessa dei 19 treni FYRA 250.
La vicenda internazionale è abbastanza nota. Mentre erano in corso le consegne del treno ad alta velocità sulla linea Amsterdam-Bruxelles a causa di una violenta nevicata, il treno Ansaldo Breda fu fortemente condizionato da una evidente criticità, che lo stesso Manfellotto ha mostrato grazie al dispositivo della scatola nera installata a bordo. Dalle riprese emerge chiaramente che nonostante il sistema treno fosse andato in sicurezza, riducendo la velocità, il macchinista per ben trevolte forzò e fece ripartire il treno senza che la centrale operativa intervenisse con comportamenti precauzionali. Una difesa che ha voluto ribadire con determinazione l’estraneità delle responsabilità da parte di Ansaldo Breda che ovviamente difenderà il suo diritto contrattuale nelle sedi opportune. Lo stesso Manfellotto ha ricordato come le agenzie di sicurezza dei due Paesi (Olanda e Belgio) avessero rilasciato le autorizzazioni a circolare e che dopo l’incidente, d’intesa con gli olandesi, era stato avviato unpiano che in tre mesi avrebbe rafforzato la struttura con unparticolare dispositivo (alettone) frangineve sotto la cassa.
“La società di certificazione tedesca, la TUF ha dichiarato che ilrischio dopo l’intervento effettuato da Ansaldo Breda, è stato ridotto a un livello accettabile – ha concluso Manfellotto – ma il percorso condiviso si è bruscamente interrotto con la messa in discussione del contratto da parte dei belgi e degli olandesi. Noi continuiamo alavorare auspicando un cambiamento di posizione da parte delle ferrovie olandesi e belghe, in caso contrario sarà il giudice avalutare l’intera vicenda e le responsabilità. Noi auspichiamo che aprevalere sia la soluzione su cui stiamo lavorando”.