Milano: firmato l’accordo per riqualificare gli scali ferroviari dismessi
E’ stato siglato a Palazzo Marino a Milano, l’Accordo di Programma tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane per la riqualificazione delle aree di sette scali ferroviari dismessi presenti in città.
“Si tratta di un momento estremamente importante per Milano, la Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane che permetterà lo sviluppo di ampi settori della città e il miglioramento del servizio ferroviario regionale in abito urbano. Un ringraziamento doveroso va a tutte quelle persone, in particolare a tutti gli uffici tecnici competenti e all’ex assessore Ada Lucia De Cesaris, che in questi anni hanno lavorato con impegno e costanza per raggiungere questo risultato”, hanno dichiarato l’assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata, Alessandro Balducci, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte e l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, Carlo De Vito.
Il documento, che sarà presentato entro trenta giorni al Consiglio comunale di Palazzo Marino per la ratifica definitiva, permetterà di elaborare un Protocollo di intesa per promuovere l’uso temporaneo di porzioni degli scali Farini, Romana e Genova.
“In questo modo le aree degli scali resteranno vive e fruibili in attesa delle destinazioni definitive oggi previste dall’Accordo di Programma. Si tratta di importanti porzioni di città a ridosso del centro storico che non torneranno ad essere intercluse ed insicure, ma continueranno ad offrire nuove opportunità per il tempo libero e la cultura ai milanesi e ai visitatori”, ha spiegato Balducci.
L’utilizzo temporaneo, che consentirà di presidiare le aree ed aprirle alla città, seguirà lo svolgimento delle attività in programma e potrebbe protrarsi fino all’avvio dei lavori di riqualificazione definitiva delle aree.
“Con la firma odierna pezzi significativi della città potranno essere recuperati all’uso urbano – ha sottolineato De Vito –. Così potranno essere eliminate le tipiche situazioni negative conseguenti alla dismissione di attività industriali e potranno innescarsi processi di rigenerazione urbana che auspichiamo di grande qualità anche in un quadro di interesse pubblico. Diamo atto alle amministrazioni comunale e regionale dell’impegno profuso per raggiungere il difficile obiettivo di contemperare le diverse esigenze che nel corso di questi anni si sono manifestate. Ci aspetta ora la fase della ricerca di operatori che potranno tradurre le pianificazioni previste in progetti, opere e servizi a livello di città top in Europa come oggi Milano è considerata”.
Barbara Gherardi