Mit-Rfi: Gentile, il programma 2017-2018 punterà sulla logistica e il turismo
Tra le priorità del contratto di programma 2017-2021 tra il Mit e Rfi c’è il settore del trasporto merci, quindi la logistica, e anche il turismo, senza dimenticare l’ambiente. Ne parla l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, in audizione alla commissione Trasporti della Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di contratto di programma 2017-2021 – Parte investimenti tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rfi. Tra le “priorità”, spiega Gentile, ci sono “le grandi sfide del mondo dei trasporti, come la logistica, che e’ fonte di aumento o riduzione dei costi dei sistemi industriali”. Quindi la logistica “va supportata con sistemi utili”.
Poi c’è “il turismo”, prosegue l’ad di Rete ferroviaria italiana. Infatti ci sono “masse sempre più importanti che si muovono”, e “lo sviluppo della Cina e dell’Oriente ci propone un nuovo mondo di persone che vogliono viaggiare, e l’Italia per fortuna e’ un punto di attrazione”, quindi “le infrastrutture ne devono tener conto in modo adeguato”. Oltre al tema dei “finanziamenti, che sono scarsi”, per cui nella scelta degli impegni “la priorità che ci diamo è importantissima”, prosegue Gentile, c’è “la tutela dell’ambiente e il sistema ferroviario è notoriamente meno impattante in termini di esercizio” della gomma o dell’aereo. Tutto cio’ viene affrontato “con un approccio in termini integrati – conclude l’ad Rfi – non in una competizione tra sistemi di trasporto ma con una cooperazione competitiva, non piu bracci di ferro ma mani che si stringono, perche’ non c’e’ piu solo un modo di viaggiare”.
“Triplicare l’alta velocità entro il 2050 è un indirizzo strategico dato da dall’Europa, poi sono i singoli Stati che decidono. Il mio parere sull’alta velocità in Italia è che quello che abbiamo in progetto è l’av italiana, il resto è una velocizzazione complessiva del sistema. Napoli-Milano e Torino-Venezia a mio avviso esaurisce la necessità di collegamento dei grandi centri urbani in Italia. Il resto può essere realizzazione mediante una importante velocizzazione dei collegamenti. Se noi prendessimo Roma come città di riferimento oggi si va da Torino a Roma in 4 ore e mezza. Velocizzando, senza realizzare l’alta velocità, si andrà tra qualche anno da Reggio Calabria a Roma in 4 ore e mezza. Quindi si avrà una equidistanza dei due poli da Roma”, ha aggiunto Gentile precisando che “il mio è un ragionamento tecnico, poi le scelte politiche le fate voi”.