Moretti (Fs) Alptransit opportunità per rilanciare il trasporto ferroviario merci
Il Forum organizzato da Hupac nasce con l’intento di essere il punto di incontro tra la Svizzera e l’Italia in una materia delicata come la strategia dello sviluppo infrastrutturale sul corridoio ferroviario Rotterdam-Genova. L’idea di fondo è che il tunnel di base del Gottardo produrrà gli attesi benefici per il corridoio Rotterdam-Genova se verranno superati i gap infrastrutturali in Svizzera e all’estero. Gli operatori europei del trasporto intermodale, riuniti a Lugano in occasione della 45esima Assemblea Generale di Hupac, ribadiscono la necessità di porre il trasporto delle merci su ferrovia al centro delle strategie di sviluppo delle infrastrutture. Un primo passo concreto è la strategia terminalistica per il nord Italia, siglata da Gruppo FSI, Cemat e Hupac nel corso del Forum. Insomma, autotrasportatori pronti a scommettere sulla rotaia se quest’ultima sa essere competitiva ed efficiente: é questa la quintessenza emersa dal Forum. Sul palco si sono succeduti Bernardino Regazzoni, ambasciatore di Svizzera in Italia il cui ruolo è di avvicinare gli interlocutori in Svizzera e Italia, il consigliere nazionale Fabio Regazzi, membro della Commissione Trasporti, e Raffaele Cattaneo, assessore Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia che da anni sostiene l’intermodalità per migliorare la mobilità di merci e persone. Attesissimo l’intervento di Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FSI e presidente della Comunità delle Ferrovie europee (Community of European Railway and Infrastructure Companies), fortemente impegnato nel rilancio del vettore ferroviario a livello nazionale ed internazionale. Secondo Moretti anche nel settore ferroviario è sempre più necessario applicare una logica imprenditoriale orientata al risultato, abbandonando l’approccio assistenzialistico che per lunghi anni ha caratterizzato la scena ferroviaria europea. “Alptransit è un’opportunità per rilanciare il trasporto ferroviario merci, che oggi opera in condizioni di estrema difficoltà a causa della scarsa competitività di sistema”, ha affermato Moretti che, a febbraio, è stato confermato per la terza volta presidente della Comunità delle Ferrovie europee (CER). In questa prospettiva è da vedersi anche il riposizionamento di Cemat, l’operatore di trasporto combinato del Gruppo FSI, di cui Moretti delinea gli obiettivi futuri: ingresso nel settore del trasporto combinato marittimo da e per i porti mediterranei attraverso l’assorbimento dei traffici di Italcontainer, sviluppo di nuovi servizi tra l’Italia e i Paesi dell’Est Europa e rafforzamento dell’offerta commerciale tra l’Italia ed i principali Paesi europei effettuato insieme ai partner storici, tra i quali il socio Hupac. Per quanto riguarda l’appuntamento di Alptransit, il Gruppo FSI si dichiara pronto. “Per rispondere efficacemente all’aumento di traffico previsto entro il 2030 – ha spiegato ancora – potenzieremo la linea di Chiasso con soluzioni tecnologiche capaci di aumentarne la capacità. Successivamente procederemo alla costruzione della Gronda est. Daremo inoltre il via allo sviluppo di infrastrutture e attività terminalistiche a est di Milano in modo da garantire sufficienti capacità.” I progetti ad oggi individuati e sostenuti dal Gruppo FSI e da Hupac, prevedono la costruzione o il potenziamento di impianti terminalistici nelle aree di Milano, Brescia e Piacenza. Italia e Svizzera sono parti integranti dello stesso corridoio e pertanto i passi devono essere compiuti assieme, ha evidenziato Moretti: “Prendiamo atto delle priorità espresse riguardanti il corridoio dei quattro metri. Noi siamo disponibili ad un confronto sui tempi e sugli interventi necessari, avendo sempre presente la priorità per gli itinerari a elevata capacità”. (P.C.)