Napoli-Bari, la strada per l’Alta Velocità
Napoli-Bari, via al progetto Rfi: entro giugno 2025 tempi di percorrenza ridotti da 4 ore a 2 ore e 40. In futuro si arriverà a due ore.
Napoli-Bari, esperimenti di alta velocità per collegare le due città in due ore e 40 minuti con treni diretti. Via al progetto Rfi.
Napoli-Bari, progetto Alta Velocità
Importanti lavori in corso, sulla tratta che collega Napoli e Bari. Attualmente, per muoversi in treno da una città all’altra occorrono circa quattro ore. Da quest’anno, tuttavia, le cose dovrebbero cambiare. Rfi ha infatti lanciato un progetto per migliorare i collegamenti in alcune specifiche zone del Sud Italia e dimezzare i tempi di percorrenza di quella specifica tratta.
Gli step del progetto
Il primo passo sarà l’attivazione della tratta Cancello-Frasso Telesino. I lavori in quella zona sono già in corso, e secondo i programmi dovrebbero terminare a giugno 2025. Già questa tappa abbatterà i tempi di viaggio, portandoli a 2 ore e 40 minuti. Quando invece i 145 km di linea tra Campania e Puglia saranno pronti, sarà possibile percorrere la tratta Napoli-Bari in appena due ore. Da Roma a Bari, a lavori finiti, saranno necessarie 3 ore di viaggio, circa due in meno rispetto a oggi. Attualmente, settemila persone stanno lavorando alla realizzazione di questo progetto, coordinate dal Commissario Straordinario di Governo Roberto Pagone. Il percorso prevede la soppressione di tutti i passaggi a livello attualmente presenti sulla tratta, l’attivazione di una nuova stazione di Hirpinia, l’aumento dei treni per ora tra Napoli e Foggia (da 4 a 10) e l’apertura alla circolazione di treni con semirimorchi, con peso per asse fino a 22,5 tonnellate e della lunghezza di 750 metri.
Costi e benefici
Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Campania, ne ha parlato così: “Vedremo finalmente concretizzarsi un progetto che potrà cambiare la prospettiva di questo territorio e rilanciare lo sviluppo. La realizzazione della tratta Napoli-Bari, con le relative stazioni ubicate nel Sannio e in Irpinia, in Valle Ufita, rappresenta un’occasione unica per i nostri territori. Inoltre, la realizzazione di due scali merci, a Ponte Valentino e in Valle Ufita, darà ulteriore sviluppo e potrà rappresentare un argine allo spopolamento che assilla le nostre aree interne”. Secondo un rapporto di Svimez, associazione che esegue studi sul piano economico per ciò che riguarda le opere nel Mezzogiorno, una volta terminati i lavori la nuova tratta genererà un valore aggiunto intorno ai 4,4 miliardi di euro. Previsti anche 62mila posti di lavoro circa.
Il miglioramento della linea potrà diminuire le percentuali del trasporto su gomma tra Napoli e Bari, che ancora va per la maggiore. Per quanto riguarda il lato merci, ci saranno ovviamente vantaggi: sarà migliorata l’accessibilità agli impianti merci presenti nel Casertano, aumentando dunque i numeri del trasporto merci su rotaia.
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