Nasce Irfa, rete di imprese ferroviarie private
Aggregarsi per crescere insieme per affrontare meglio il mercato. Ecco il motto ispiratore di Irfa, il neonato organismo che riunisce in un’unica sigla le imprese ferroviarie private nazionali. Il presidente (nonché uno dei fondatori) della rete è Lorenzo Pastorino, ex direttore di Linea, impresa di trasporto merci.
Le imprese di Irfa, acronimo di Italian Railway Freight Alliance, sono Cfi (Compagnia Ferroviaria Italiana), Gts Rail, Interporto servizi cargo e Oceanogate Italia Spa. Il proposito principale dell’Irfa, si legge in una nota, “è creare forme continuative e stabili di collaborazione tra gli aderenti alla rete, con l’obiettivo di creare forti e concrete sinergie che permettano alle Imprese di accrescere le capacità delle proprie organizzazioni in termini di qualità, innovazione e competitività e di essere più pronte ad affrontare le sempre più complesse sfide che il mercato propone”. L’Irfa, in rappresentanza del sistema privato di trasporto merci su rotaia, “vuol far si che le imprese aderenti si possano porre come punti di riferimento nel proporre competitività, flessibilità e affidabilità, così da poter essere funzionali alle necessità dei clienti, al rilancio del sistema logistico Italiano e, di conseguenza, alla ripresa economica del sistema Paese. Potenziare i collegamenti con i porti, rafforzare i collegamenti verso i valichi per favorire lo sbocco internazionale, intensificare le tratte da e per il Centro-Sud, sono solo alcuni degli obiettivi che le aziende partecipanti alla Rete si pongono”.
In fortissima sintonia con Mercintreno, Irfa evidenzia che oggi in Italia “la prevalenza della mobilità di merci e passeggeri avviene su strada, modalità estremamente inefficiente dal punto di vista energetico e con forti impatti sull’inquinamento ambientale, sulla sicurezza e sulla qualità della vita”. Istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, ribadiscono da tempo che per ridurre i consumi energetici, gli impatti ambientali, la dipendenza dei trasporti dai combustibili fossili, vi è la necessità di un riequilibrio modale a favore di modalità energeticamente più efficienti ed in generale più sostenibili. “Perseguire uno sviluppo del trasporto merci su rotaia – sostiene Irfa – vuol dire anche sostenere e perseguire uno sviluppo e una crescita sostenibili dal punto di vista ambientale; e anche questo è uno degli obiettivi che la rete di imprese intende decisamente perseguire”.