No Tav: proteste da Chiomonte a Roma
I No Tav hanno dichiarato che non si fermeranno e che domenica 3 luglio dimostreranno a livello nazionale. Lo scenario che vede nascere la Torino-Lione si profila sempre più difficile e preoccupante. Ieri le proteste sono arrivate a Roma. Nelle prime ore del pomeriggio alcuni manifestanti hanno occupato via del Corso vicino a Palazzo Chigi e un fumogeno è stato lanciato davanti alla sede del Pdl, in via dell’Umiltà. “Non si può più perdere tempo altrimenti rischiamo di restare fuori dall’Europa e questo sarebbe inaccettabile” ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad alcuni parlamentari della maggioranza a proposito degli scontri di Chiomonte. “La Tav è considerata una priorità da parte dello Stato ha precisato inoltre il ministro Matteoli. “I lavori inizieranno e andremo avanti, lo Stato non può assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari”. Con un bilancio di circa 90 feriti tra manifestanti e forze dell’ordine, il primo cantiere della Torino-Lione è stato dunque varato, nel peggiore dei modi, per rispettare i tempi imposti dall’Ue, che ha stabilito di cominciare i lavori entro il 30 giugno pena la perdita dei finanziamenti. L’area di 36 mila metri quadrati è stata consegnata alle società incaricate dei primi lavori per preparare lo scavo del tunnel esplorativo, lungo 7 chilometri, dal diametro di 6,5 metri e che dovrebbe essere realizzato in tre-quattro anni.